Cronaca

Verona: potrebbe calare il sipario sulla storica Arena

di Adelaide Conti

Era il 10 agosto del 1912 quando nasceva il Festival Lirico dell’Arena con la prima rappresentazione dell’Aida, per commemorare il centenario della nascita di Giuseppe Verdi. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti; acque non sempre tranquille visto che dopo oltre cent’anni il più grande teatro lirico all’aperto al mondo potrebbe chiudere i battenti. In questo caso sarebbe più appropriato dire che… sulla storica Arena di Verona potrebbe inesorabilmente calare il sipario.

Il presidente, Flavio Tosi era stato chiaro fin da subito con i lavoratoti: “O si tratta subito o a casa tutti”. Giovedì 7 aprile l’epilogo: il consiglio di indirizzo della Fondazione Arena, presieduta dal sindaco di Verona, ha deciso di chiedere la messa in liquidazione dell’Ente lirico. A spingere verso il drammatico epilogo sarebbero i 32 milioni di debito accumulati negli ultimi anni dalla gestione Tosi.

La decisione arriva dopo che circa 300 lavoratori dell’anfiteatro romano hanno respinto il protocollo d’intesa sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil, esclusa la Fials (sindacato autonomo dello spettacolo) con la dirigenza dell’Arena. La proposta presentata ai lavoratori lasciava carta bianca al sovrintendente dell’Arena Francesco Girondini e la manager Francesca Tartarotti per portare avanti le “azioni inderogabili” programmate dal piano di risanamento dell’ente. Un accordo fatto saltare dai lavoratori causa l’assenza di un serio piano di risanamento della fondazione da parte degli organi decisionali.

Dopo il mancato accordo tra le parti, la decisione sulla liquidazione spetta al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini. Non è escluso che il ministro possa optare per il commissariamento dell’Ente, giacché la procedura di liquidazione coatta amministrativa – rivelano alcune fonti vicine all’Arena – è praticamente improponibile ai fornitori visto l’ammontare del debito che è di 40 milioni.

L’incapacità gestionale Tosi-Girondini, che ha portato ad un “peggioramento di circa 23 milioni di euro” solo negli ultimi quattro anni, ha dato il via anche a numerose denunce da parte dei consiglieri comunali d’opposizione che si sono rivolti alla magistratura per fare chiarezza. Ricordiamo che la Fondazione Arena attrae visitatori e turisti da tutto il mondo e crea ogni anno un indotto di 400 milioni di euro. Una notevole fonte di guadagno per numerosi lavoratori, oltre che un patrimonio artistico e culturale di inestimabile valore che andrebbe salvaguardato a tutti i costi.

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