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Venezuela. I poteri speciali concessi a Maduro sconfiggeranno corruzione e sabotaggio economico?

di Cristina Amoroso

“Avete visto solo le prime azioni contro la borghesia”, con queste parole il presidente Nicolas Maduro ha accolto con soddisfazione l’approvazione finale da parte dell’Assemblea Nazionale della “Ley Habilitante” o legge delega, che consente al presidente socialista di governare per decreto nei prossimi dodici mesi, senza dover chiedere l’approvazione parlamentare.

Maduro aveva chiesto i poteri speciali nel mese scorso, sostenendo che la legge delega è indispensabile per combattere contro la corruzione e il “sabotaggio economico”, voluto dalla destra venezuelana sostenuta dagli Stati Uniti, per far cadere il suo governo.

Con la legge delega Nicolas Maduro potrà immediatamente avviare opportune leggi contro gli interessi della borghesia, quali la legge sulle spese, profitto e protezione dei prezzi e una nuova legge sul commercio estero al fine di garantire il controllo delle importazioni e promuovere le esportazioni del Venezuela .

Il 9 novembre, Maduro aveva usato la sua autorità per costringere i rivenditori di elettrodomestici a tagliare i prezzi, con l’invio di truppe per mantenere l’aumento dei prezzi sotto controllo. Il governo aveva anche imposto severi controlli sulla vendita di valuta estera, per lottare contro il crescente mercato nero dei dollari.

Intanto l’opposizione si fa più accesa che mai, considerata la prossimità delle elezioni amministrative che si svolgeranno l’8 dicembre, e sostiene che il presidente Nicolas Maduro aveva già abbastanza poteri.

“Per che cosa Maduro ha bisogno di più poteri? Lui gestisce già l’economia”, ha dichiarato il deputato dell’opposizione Andres Velasquez alla Globovision tv venezuelana.

Non è una sorpresa l’approvazione della legge, ma l’opposizione teme che il governo possa usarla per la repressione degli oppositori alle elezioni amministrative.

“L’unico obiettivo di questo governo è perseguitare le voci critiche della società, le organizzazioni non governative e i partiti politici con diversi punti di vista”, ha affermato il parlamentare dell’opposizione Eduardo Gómez Sigala all’agenzia di stampa Efe.

Che il Paese si trovi ad affrontare gravi difficoltà, come la carenza di cibo e beni di prima necessità, interruzioni di corrente e l’inflazione annua di circa il 54%, rimane una realtà inequivocabile che può prevedere il ricorso alla Ley Habilitante richiesta dal presidente, legge cui lo stesso Chavez, morto di tumore nel mese di marzo, era ricorso quattro volte nei suoi 14 anni al potere.

Lo stesso presidente dell’Assemblea Nazionale, Diosdado Cabello, pochi minuti prima della votazione per approvare la Ley Habilitante  aveva affermato: “Quello che stiamo per fare è la realizzazione di un ordine di Chavez che ci aveva segnalato la guerra economica e ci aveva detto di promuovere tutte le leggi necessarie per strizzare il collo a speculatori e riciclatori di denaro sporco che ci hanno derubato”. Maduro ha promesso di continuare la linea politica intrapresa da Chavez.

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