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Maduro sollecita l’assistenza dell’Iran nell’edilizia e condanna gli attacchi Usa in Iraq

di Cristina Amoroso

Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha chiesto all’Iran di aiutare il Paese a sviluppare progetti industriali, in particolare nei settori dell’edilizia abitativa e delle costruzioni. Maduro ha fatto queste osservazioni in un incontro avvenuto venerdì a Caracas con il ministro iraniano dell’Industria, Miniere e Commercio, Mohammad Reza Nematzadeh.

Giovedì durante la cerimonia di apertura Maduro si era così rivolto al ministro iraniano: “Fratelli di Iran, stiamo ancora chiedendo il vostro aiuto. Dobbiamo sviluppare la nostra industria dei materiali da costruzione, che è vitale se ci deve essere una esplosione nella costruzione di abitazioni”.

Nel 2011, il governo del Venezuela ha lanciato un programma finanziato dal governo – noto come la Grande Missione Housing – finalizzato alla costruzione di tre milioni di abitazioni entro il 2019, per affrontare la grave carenza di alloggi. Tre anni dopo, circa 600mila famiglie a basso reddito hanno ricevuto case costruite da società con sede in Iran, Russia, Cina e Bielorussia, afferma il governo. Una volta raggiunto l’obiettivo, il Venezuela “avrà una moderna industria di costruzione di alloggi in grado ‘esportare case’ verso altri Paesi”, ha dichiarato Maduro.

L’Iran ha offerto al governo di Caracas sostegno incondizionato a livello internazionale nel corso di una serie di incontri, iniziati il 16 settembre, per rilanciare relazioni commerciali tra i due governi. L’ordine del giorno pubblico è stato rivolto a questioni commerciali, tra cui il ripristino dei voli diretti tra Caracas e Teheran. Tutto indica che il Venezuela si prepara ad appoggiare l’Iran a livello internazionale, è maturo un incontro imminente con il suo omologo iraniano Hassan Rohani, probabilmente a New York, ha annunciato Maduro. Il ministro iraniano è in Venezuela come parte di una delegazione di alto livello riunita in commissione mista da martedì per valutare i progetti bilaterali in corso e gli accordi che le due nazioni hanno firmato nel corso degli ultimi quindici anni.

Giorni prima dell’incontro con l’inviato iraniano, Maduro aveva criticato le operazioni di volo pianificate dagli Stati Uniti e altri Paesi contro l’organizzazione terroristica dello Stato islamico (Is). La diffusione dei video in cui i miliziani  dell’Is uccidevano giornalisti occidentali e cittadini di Siria e Iraq, in particolare sciiti, cristiani e curdi, ha generato un’ondata di indignazione in tutto il mondo, per cui attori importanti della comunità internazionale (i membri della Lega Araba, il Vaticano, la Nato) hanno chiesto un’azione militare contro il gruppo terroristico.

Al contrario, il governo del Venezuela condanna le azioni contro lo Stato Islamico. Secondo Maduro, i voli pianificati dagli Usa per colpire l’Is sarebbero in realtà finalizzati all’aggressione contro la Siria. Questa affermazione è un’anteprima di ciò che accadrà alle Nazioni Unite con il probabile ingresso del Venezuela come membro non permanente del Consiglio di Sicurezza per il periodo 2015-2016, che darebbe alla Siria e all’Iran un’ulteriore voce favorevole.

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