Gli Usa hanno avuto oltre 40mila morti per armi da fuoco durante il primo anno di presidenza di Joe Biden.
Il gruppo di difesa guidato dagli studenti March For Our Lives (M4OL) ha dichiarato: “Siamo inorriditi dall’escalation dell’epidemia di violenza armata che è continuata sotto la presidenza Biden. Come candidato, il presidente si è impegnato a porre fine all’epidemia della violenza armata, ma come nostro leader alla Casa Bianca, si è fermato ai proclami piuttosto che coordinare una risposta decisa”. March For Our Lives è stato creato dai sopravvissuti alla sparatoria nella scuola di Parkland del 2018.
Ci sono stati un totale di 44.868 morti per armi da fuoco negli Stati Uniti nel 2021, secondo il Gun Violence Archives (GVA). Nel 2019, GVA ha iniziato a monitorare le morti per armi da fuoco, circa 24mila morti all’anno. Tenendo conto di queste cifre, il primo anno di Biden alla Casa Bianca ha visto un aumento del 12% delle morti per armi da fuoco rispetto a quello di Trump.
Nella sua dichiarazione, M4OL ha esortato Biden a nominare un Direttore della Prevenzione della violenza armata a livello di gabinetto per guidare gli sforzi della Casa Bianca per contrastare la violenza armata. Secondo gli ultimi dati del GVA, circa 400 americani sono stati uccisi a causa della violenza armata solo nei primi quattro giorni del 2022. Gli Usa hanno registrato un record di 691 sparatorie nel 2021 mentre la violenza armata è aumentata nel corso dell’anno.
di Redazione
