Gli Usa giocano le ultime carte in Asia occidentale
Un alto funzionario dell’ufficio di Hezbollah a Teheran ha dichiarato che gli Usa stanno giocando le ultime carte in Asia occidentale, a seguito delle ripetute sconfitte incassate nella regione.
Wissam Khalil, rappresentante senior dell’ufficio di Hezbollah a Teheran, ha fatto queste osservazioni lunedì scorso durante una sessione politica sugli ultimi sviluppi nella regione. Discutendo delle dimissioni del primo ministro libanese Saad Hariri, ha dichiarato che “gli imprudenti governanti sauditi hanno cercato di creare tensioni, conflitti e sedizione interna in Libano, con l’intenzione di coinvolgere le forze libanesi nelle dispute interne e preparare il terreno per un’altra invasione israeliana e per dare un colpo devastante ad Hezbollah del Libano”.
Khalil ha anche elogiato la posizione opportuna e saggia del presidente libanese Aoun e del capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, come la ragione per la creazione di una maggiore unità tra la nazione libanese e la sventatezza del complotto saudita.
Il funzionario della Resistenza libanese dichiara che gli Usa erano soliti portare avanti i propri obiettivi nell’Asia occidentale facendo affidamento su quattro attori chiave nella regione, tra cui l’Iran sotto il governo di Pahlavi, l’Arabia Saudita, il regime israeliano e la Turchia, ed ha aggiunto: “Oggi, gli affari degli Stati Uniti nella regione dell’Asia occidentale sono quasi finiti e Washington sta facendo un ritiro graduale a causa della presenza costante e potente del Fronte della Resistenza e dell’indebolimento dei suoi precedenti alleati”.
Lo scorso mese, il comandante generale dell’Irgc, Mohammad Ali Jafari, ha sottolineato che ogni nuova guerra nella regione porterà all’annientamento del regime sionista. Jafari ha avvertito che il Libano è il primo obiettivo israeliano, e quindi il gruppo della Resistenza libanese di Hezbollah dovrà essere armato contro Israele per mantenere la sicurezza in Libano. Il Partito di Dio, che combatte i gruppi takfiri in Siria per aiutare a ripristinare la stabilità della regione e del suo Paese, si contrappone agli Usa, all’Arabia Saudita e al regime israeliano che sostengono le organizzazioni terroristiche che combattono il governo siriano. Un tale coinvolgimento contro il terrorismo vince l’approvazione non solo del popolo libanese, ma anche delle varie fazioni politiche.
di Redazione