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Usa, Europa e Urss aiutarono Saddam a distruggere l’Iran

Il Leader della Repubblica islamica dell’Iran, Ayatollah Sayyed Ali Khamenei, ha dichiarato giorni fa che Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Italia, Germania e Unione Sovietica (Urss), hanno appoggiato il dittatore iracheno Saddam Hussein durante gli otto anni di Guerra Imposta all’Iran (1980-1988).

Durante un incontro con un gruppo di giovani a Teheran, il leader iraniano ha affermato che: “Stati Uniti e la potente parte dell’Europa hanno fornito in modo appariscente bombe chimiche a Saddam. Anche il Regno Unito, la Francia, l’Italia e la Germania, tutti hanno appoggiato Saddam e lo hanno aiutato il più possibile”. Il leader ha aggiunto che: “All’inizio della guerra, l’esercito di Saddam disponeva di attrezzature limitate, ma con il passare del tempo e nonostante la guerra, la loro quantità di equipaggiamento aumentò notevolmente”.

Riferendosi alla parte dell’Unione Sovietica nella guerra e rispondendo alla sua stessa domanda, il leader della Rivoluzione ha affermato: “L’Unione Sovietica, benché contraria agli Stati Uniti, accompagnò gli Usa in questo evento perché l’Urss possedeva numerose repubbliche musulmane e la Rivoluzione islamica poteva incitare quelle repubbliche a pensare alla propria identità islamica”.

Elaborando ulteriormente quelli che aiutarono Saddam durante la guerra degli otto anni, il capo supremo dell’Iran ha aggiunto: “Gli Stati Uniti, l’Unione Sovietica, la Nato e tutti gli altri poteri prepotenti appoggiavano Saddam per distruggere la Repubblica Islamica. La Francia ha fornito i suoi jet ed elicotteri più avanzati a Saddam: la Germania ha fornito sostanze chimiche velenose a Saddam per essere usata durante la guerra”.

Armi chimiche a Saddam

L’ayatollah Khamenei ha sottolineato l’ipocrisia di alcuni Paesi che accusano gli altri di usare armi chimiche, mentre erano i primi a dare armi e sostanze chimiche al dittatore iracheno da usare contro persone innocenti. “Eppure, oggi, dopo 30 anni, abbiamo tra i nostri veterani coloro che ancora soffrono degli elementi chimici della guerra, un gran numero sono stati anche martirizzati”, ha ricordato al pubblico, sollevando l’uso e l’impatto della chimica armi, aggiungendo: “Tutti i regimi satanici del mondo hanno aiutato l’arrogante Satana, Saddam, a creare questa guerra e aiutarlo a vincere la guerra”. Il leader della Rivoluzione islamica ha affermato: “Certo, tutti i loro sforzi sono stati inutili, poichè non potevano prendere sotto il loro controllo nemmeno la più piccola parte della Repubblica islamica. Le giovani generazioni, oggi, sono più preparate delle generazioni precedenti quando si trovano a dover respingere i nemici invasori”.

L’animosità verso la Repubblica Islamica accese la guerra

L’ayatollah Khamenei ha spiegato anche le cause che portarono alla guerra degli otto anni, affermando che: “L’animosità dei poteri prepotenti contro la Repubblica islamica ha portato alla guerra di Saddam contro l’Iran. La ragione dietro la guerra iniziata dal regime Baath di Saddam, è stata la grandezza della Rivoluzione. Quando è avvenuta la Rivoluzione, la sua grandezza ha spaventato i potenti del mondo. D’altra parte, quando hanno visto che questa Rivoluzione è stata accolta con favore tra le altre nazioni musulmane e nei Paesi anti-imperialisti, questo consenso ha portato i nemici a distruggere questa Rivoluzione ad ogni costo”.

Il leader iraniano ha affermato: “I nemici sapevano che Saddam era una personalità con tendenze a muoversi in modo aggressivo e arrogante. Al tempo della Rivoluzione iraniana, Saddam non era il presidente dell’Iraq, ma i nemici procedettero in un modo per mettere da parte Hassan al-Bakr e rendere Saddam il presidente al fine di incitarlo, incoraggiarlo e costringerlo a iniziare un attacco militare contro l’Iran”.

Khamenei ha concluso le sue osservazioni, dichiarando: “La magnificenza e il sacrificio della nostra gioventù hanno messo fine alla guerra, rendendo più forte la Repubblica islamica; questa è l’identità della Sacra Difesa, che dobbiamo salvaguardare in ogni momento e ad ogni costo”.

di Giovanni Sorbello

 

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