di Redazione
Continua a far discutere molto l’utilizzo da parte della Russia di missili Cruise sparati da navi nel mar Caspio, per colpire postazioni e basi dell’Isil in Siria. Questa nuova iniziativa militare russa per combattere il terrorismo in Medio Oriente, ha suscitato molta preoccupazione tra Usa e Nato, estromessi nel giro di una settimana da una regione che per decenni hanno utilizzato e sfruttato a proprio piacimento.
Il segretario generale della Nato e il comandante della Norad (Difesa Aerospaziale dell’America del Nord) hanno entrambi espresso preoccupazione di fronte all’utilizzo, da parte della Russia, di missili da crociera 3M-54 Klub, per colpire bersagli specifici in Siria.
Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato, facendo riferimento al “lancio dei missili da crociera” ha dichiarato: “Tutto ciò desta preoccupazione, e noi esprimiamo la nostra disapprovazione”.
Il 7 Ottobre, navi da guerra russe hanno lanciato dal mar Caspio 26 missili da crociera su bersagli in territorio siriano. Questi missili colpiscono con alta precisione, ed hanno un margine di errore non superiore ai cinque metri. Le voci fatte trapelare dagli americani sulla possibile caduta di quattro missili russi in Iran, è stata seccamente smentita da Mosca e Teheran.
Sulla stessa questione, l’ammiraglio William Gortney, comandante della Norad, ha affermato che i nuovi missili da crociera russi appaiono come “una sfida molto grande alla difesa aerea americana”, puntando al fatto che i missili da crociera sono molto efficaci e che il loro utilizzo è una questione estremamente complessa.
Gortney ha poi considerato che i missili da crociera darebbero la possibilità agli aerei russi di orientare i lanci “verso bersagli nell’America settentrionale, senza lasciare lo spazio aereo russo”. Inoltre Gortney ha evidenziato anche la pericolosità dei missili da crociera trasportati dai sommergibili e dalle navi russe.
