Siria: Usa ostacola aiuti umanitari per rifugiati
Il ministro della Difesa russo, Sergej Kužugetovič Šojgu, ha dichiarato che gli Stati Uniti continuano a impedire le consegne di aiuti umanitari nelle zone più afflitte dalla guerra in Siria.
Il Centro russo per la riconciliazione delle parti in conflitto in Siria, partecipando mercoledì ad una videoconferenza organizzata dall’Ufficio Onu a Ginevra, ha riferito che decine di migliaia di rifugiati siriani nel campo di Rukban sono privi di aiuti umanitari per colpa dei militari americani che hanno dislocato illegalmente la loro base militare ad Al-Tanf.
La sessione ha coinvolto il gruppo internazionale di sostegno della Siria, compresi i rappresentanti dell’ufficio delle Nazioni Unite a Damasco, il ministero della Difesa russo, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, il Centro di controllo di Amman e il gruppo di Comando statunitense che controlla la zona per 55 chilometri (34 miglia) attorno alla base militare statunitense di Tanf, dove si trova il campo profughi di Rukban.
La situazione umanitaria di Al-Tanf – si legge in una nota – è ancora la più urgente. Decine di migliaia di rifugiati siriani nel vicino campo di Rukban sono stati privati dell’occasione di ricevere aiuti umanitari per colpa degli Stati Uniti che hanno illegalmente stabilito la propria base militare con un divieto di avvicinarsi a meno di 55 chilometri. Queste azioni, secondo il Centro russo per la riconciliazione, sono una violazione grossolana del diritto umanitario e possono essere considerate come un crimine di guerra.
Le parti hanno discusso sull’invio di aiuti umanitari nel campo di al-Rukban e come fornire sicurezza ai convogli umanitari delle organizzazioni umanitarie internazionali, precisando che, conformemente al memorandum firmato ad Astana a maggio, i firmatari sono tenuti a fornire accesso immediato e sicuro all’assistenza umanitaria.
Sono più di sei anni che la Siria è devastata da una sporca guerra, con le forze governative che combattono numerosi gruppi terroristici sponsorizzati dall’estero. Il Cremlino e l’Asse della Resistenza hanno portato le forze militari di Assad sulla via della vittoria. Fra le due potenze apparentemente si è accesa una competizione per la conquista di questa zona ricca di risorse e strategicamente importante. Finora gli alleati degli eserciti russi e americani non si sono ancora incontrati.
Mentre la comunità internazionale ha intrapreso una serie di iniziative volte a risolvere la crisi siriana, compresi diversi tipi di colloqui, in particolare quelli di Ginevra e di Astana, le forze speciali russe hanno costruito un ponte attraverso il fiume Eufrate, considerato da Mosca e Washington come linea di demarcazione invalicabile. Il ponte di barconi ha la lunghezza di 210 metri ed è capace di far passare ottomila mezzi militari al giorno. Il ponte, costruito vicino la città di Deir ez-Zor, acuisce pericolosamente la tensione che potrebbe facilmente sfociare in un confronto con gli Usa.
di Cristina Amoroso