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Uranio impoverito: Israele lo ha utilizzato negli attacchi contro l’Iran

Il 26 giugno, una fonte ben informata ha rivelato all’agenzia di stampa Fars che Israele ha utilizzato munizioni all’uranio impoverito nei suoi recenti attacchi aerei contro siti sensibili in Iran. I test iniziali condotti nelle zone d’impatto avrebbero rilevato tracce che suggeriscono la presenza di uranio, anche se sono ancora in corso ulteriori analisi tecniche per confermare i risultati.

L’uranio impoverito, un metallo denso utilizzato nelle bombe e nei proiettili dei carri armati per penetrare bersagli corazzati, non è classificato come armamento nucleare, ma pone gravi rischi per la salute a lungo termine a causa del suo basso livello di radioattività e della sua composizione chimica tossica.

Le organizzazioni sanitarie internazionali hanno lanciato l’allarme: l’esposizione all’uranio impoverito potrebbe essere collegata all’aumento dei tassi di leucemia, danni renali e anemia, soprattutto nei bambini che vivono in aree contaminate.

Israele ha già utilizzato uranio impoverito

Gli esperti militari stanno attualmente esaminando detriti e resti di munizioni provenienti dalle bombe sganciate da Israele in Iran durante la recente guerra di 12 giorni. Risultati più dettagliati saranno pubblicati una volta disponibili i risultati definitivi di laboratorio.

Non sarebbe la prima volta che Israele viene accusato di utilizzare armi proibite. Le organizzazioni per i diritti umani hanno già condannato l’esercito israeliano per l’uso di fosforo bianco e presunte armi all’uranio impoverito in precedenti operazioni in Libano e nella Striscia di Gaza, sollevando la preoccupazione internazionale per le ripetute violazioni del diritto internazionale umanitario.

Il 6 ottobre, il presidente dell’Associazione libanese di medicina sociale ha dichiarato che Israele stava bombardando la periferia sud di Beirut utilizzando bombe vietate con testate all’uranio.

Il presidente dell’associazione, Raif Reda, ha chiesto di “raccogliere campioni dai siti dei bombardamenti e di inviare rapporti alle Nazioni Unite affinché il mondo possa testimoniare la sanguinosa e criminale storia del nemico sionista”, secondo le dichiarazioni riportate dalla National News Agency.

In seguito alla massiccia campagna di bombardamenti israeliana contro il Libano, il Sindacato dei chimici del Libano ha avvertito che “l’uso di tali tipi di armi vietate a livello internazionale, soprattutto nella densamente popolata Beirut, porta a una distruzione di massa e la loro polvere provoca molte malattie, soprattutto se inalata”.

di Redazione

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