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Unrwa: “Siamo al tracollo finanziario”

La crisi economica globale ha spinto l’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite che fornisce servizi di base a milioni di rifugiati palestinesi, in una “zona di pericolo” che potrebbe far sì che non sia più in grado di adempiere al suo mandato.

Il commissario generale dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, ha affermato che le risorse stagnanti a causa dell’aumento vertiginoso dei costi stanno spingendo molti dei 5,7 milioni di rifugiati palestinesi registrati in Medio Oriente – per molti dei quali l’agenzia è un’ancora di salvezza – a livelli di povertà senza precedenti.

Le molteplici crisi che hanno colpito la regione sono state aggravate dall’impatto della guerra in Ucraina, il che significa che la situazione dei rifugiati palestinesi è stata “prioritizzata” da molti donatori.

L’Unrwa fornisce servizi di tipo pubblico tra cui scuole, servizi sanitari primari e aiuti umanitari a Gaza, Cisgiordania, Giordania, Siria e Libano. Il rinnovo del mandato dell’agenzia per altri tre anni sarà sottoposto a votazione all’Assemblea generale delle Nazioni Unite entro la fine dell’anno.

“Il livello di disperazione e angoscia è straziante”, ha detto Lazzarini. I tassi di povertà sono saliti dall’80% al 90% in alcuni campi sovraffollati in Libano, Siria e Gaza.

“L’Unrwa, che è stata istituita nel 1949 sulla scia della prima guerra arabo-israeliana sotto mandato delle Nazioni Unite, non dovrebbe essere vittima del fallimento della comunità internazionale nel risolvere il decennale conflitto palestinese-israeliano. È un’anomalia che un’agenzia che doveva essere creata su base temporanea abbia ancora la stessa funzione… quasi 75 anni dopo”, ha aggiunto Lazzarini.

Unrwa: ulteriori tagli ai servizi per i rifugiati alimenterebbero solo più rabbia

L’agenzia ha evitato una grave crisi quando gli Stati Uniti hanno annullato una decisione dell’ex presidente Donald Trump nel 2018 di tagliare tutti i finanziamenti all’Unrwa, per un importo di oltre 344 milioni di dollari all’anno.

Ulteriori tagli ai servizi essenziali per i rifugiati che già si sentono abbandonati dalla comunità internazionale alimenterebbero solo più rabbia e creerebbero un terreno fertile per una maggiore instabilità.

di Redazione

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