Unrwa: i nostri colleghi uccisi non sono di Hamas
Juliette Touma, direttrice delle comunicazioni dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso alla Palestina (Unrwa), ha dichiarato ad Al-Jazeera che non vi è alcuna base per le affermazioni di Israele secondo cui il personale dell’organizzazione sarebbe vicino ad Hamas.
“Questi sono nostri colleghi, questi sono insegnanti, medici, operatori sanitari, personale di supporto, la spina dorsale dell’organizzazione, e sono stati tutti controllati, sono stati tutti approvati, non solo dalle Nazioni Unite. Infatti, gli elenchi del personale dell’Unrwa sono condivisi anche con il regime israeliano”, ha aggiunto.
Venerdì scorso, l’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite ha affermato che “molti operatori dell’Unrwa a Gaza sono essi stessi membri di Hamas”. Touma ha confermato che più di cento suoi colleghi sono stati uccisi a Gaza dal 7 ottobre. Ha anche parlato del lavoro dell’organizzazione nell’accoglienza degli sfollati interni palestinesi in fuga dal nord al sud della Striscia di Gaza, affermando che tra i 50mila e gli 80mila hanno lasciato le loro case dal 4 novembre.
“Le persone arrivano disidratate, molto stanche, totalmente esauste. Questo è un esodo, questo è un altro spostamento forzato delle comunità palestinesi. Questa è una punizione collettiva”, ha dichiarato Touma.
Unrwa ha invitato i Paesi arabi a proteggere i civili a Gaza
Il capo dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, rivolgendosi ai leader riuniti a Riyadh, ha invitato i Paesi arabi a intraprendere azioni più forti per proteggere i civili a Gaza. “I palestinesi di Gaza hanno sempre contato sulla solidarietà dei fratelli musulmani; oggi hanno bisogno che questa solidarietà si trasformi in azioni ulteriori e più forti. Sono sicuro che molti di voi possono influenzare l’azione sul campo: nessuno sforzo dovrebbe essere risparmiato”, ha aggiunto Lazzarini.
Il capo dell’Unrwa ha chiesto ai leader arabi di esercitare pressioni per aumentare il flusso di aiuti umanitari a Gaza, anche attraverso l’apertura di un ulteriore valico di frontiera. Ha anche chiesto più fondi. “Siamo l’ultima ancora di salvezza per gli oltre due milioni di civili di Gaza”, ha affermato.
di Redazione