Unrwa: Israele ordina di fermare operazioni a Gerusalemme Est
L’Agenzia per i rifugiati palestinesi delle Nazioni Unite (Unrwa) ha dichiarato domenica di aver ricevuto l’ordine dal regime sionista di lasciare i locali e cessare tutte le sue operazioni a Gerusalemme Est.
I legislatori del regime sionista hanno approvato a ottobre una legge che vieta all’Unrwa di entrare nei territori occupati e proibisce anche alle autorità del regime sionista di avere contatti con l’agenzia, sebbene possano essere fatte delle eccezioni. La maggior parte della comunità internazionale, tra cui l’Onu, considera Gerusalemme Est, insieme alla Cisgiordania e a Gaza, un territorio occupato dal regime sionista.
L’Unrwa ha affermato che l’ordine di cessare le operazioni è in contraddizione con gli obblighi internazionali del regime sionista in quanto Stato membro dell’Onu. I locali delle Nazioni Unite sono inviolabili e godono di privilegi e immunità ai sensi della Carta delle Nazioni Unite” e il regime sionista è (sarebbe) obbligato a rispettare “i privilegi e le immunità” dell’Onu.
L’Unrwa ha una forza lavoro totale di circa 30mila persone che lavorano con i rifugiati palestinesi in tutto il Medio Oriente. Alla domanda se i dipendenti dell’Unrwa sarebbero rimasti a Gerusalemme dopo il 30 gennaio, la direttrice delle comunicazioni Juliette Touma ha dichiarato: “Non lo sappiamo. Il nostro personale internazionale ha visti fino al 29 gennaio solo in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est. Se i loro visti non vengono estesi, dovranno andarsene”. Se l’Unrwa dovesse interrompere la fornitura di servizi a Gerusalemme Est, più di 1.100 studenti verrebbero privati dell’istruzione e altri 70mila pazienti dell’assistenza sanitaria di base.
di Redazione