Unrwa: la guerra di Israele contro l’istruzione

Gli ordini di chiusura da parte del regime sionista per sei scuole gestite dalle Nazioni Unite nella zona occupata di Gerusalemme Est, rischiano di privare circa 800 studenti palestinesi del loro diritto all’istruzione, ha avvertito mercoledì l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa).
Le autorità del regime sionista hanno ordinato la chiusura delle scuole nel campo profughi di Shu’fat, citando una presunta mancanza di licenza. In base agli ordini, nessuno sarà autorizzato ad accedere alle scuole, inclusi presidi, insegnanti e altro personale. “Questi ordini violano gli obblighi di Israele ai sensi del diritto internazionale”, ha dichiarato l’Unrwa in un comunicato.
Martedì, una delegazione congiunta di 12 partner dell’Unrwa ha visitato il campo per dimostrare il sostegno internazionale contro gli ordini di chiusura del regime sionista e per ascoltare direttamente studenti, genitori e personale sulla situazione. “Le scuole Unrwa a Shu’fat sono parte integrante del tessuto sociale del campo da decenni, consentendo ai bambini di godere di un’istruzione di alta qualità vicino alle loro case. Le bambine ora temono che i loro sogni di diventare dottoresse o scienziate svaniscano se perdono l’accesso all’istruzione”, ha affermato l’agenzia delle Nazioni Unite. Gli ordini di chiusura israeliani sono visti come parte di una più ampia campagna di Tel Aviv contro l’Unrwa e il suo mandato di assistere i rifugiati palestinesi.
Guerra all’Unrwa
Nell’ottobre 2024, la Knesset (parlamento) israeliana ha approvato due leggi che vietano le operazioni dell’Unrwa nei territori occupati e nelle aree sotto occupazione e proibiscono alle autorità del regime di avere qualsiasi contatto con l’Agenzia. Le leggi sono entrate in vigore il 30 gennaio. Israele sostiene che i dipendenti dell’Unrwa siano stati coinvolti in un’operazione di Hamas il 7 ottobre 2023, un’accusa negata con veemenza dall’agenzia delle Nazioni Unite.
Istituita nel 1949, l’Unrwa è stata un’ancora di salvezza fondamentale per i rifugiati palestinesi, supportando quasi 5,9 milioni di persone tra Gaza, Cisgiordania, Giordania, Siria e Libano.
di Redazione