Unifil: “Nessuna prova del riarmo di Hezbollah”

Le forze di pace delle Nazioni Unite in Libano, Unifil, non hanno trovato alcuna prova che Hezbollah si stia riarmando, contraddicendo in modo diretto le motivazioni dichiarate da Israele per gli attacchi.
In un’intervista televisiva, il comandante della forza di pace delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), Diodato Abagnara, ha dichiarato di non aver riscontrato “alcuna prova” a sostegno delle affermazioni israeliane secondo cui Hezbollah si starebbe riarmando a sud del fiume Litani. Ha condannato fermamente i continui attacchi aerei israeliani sul Libano, definendoli una palese violazione dell’accordo di cessate il fuoco, e ha avvertito che la situazione della sicurezza è “davvero fragile”, e che un singolo errore potrebbe innescare una grave escalation. Abagnara ha inoltre sottolineato che la continua presenza di truppe israeliane in cinque punti lungo il confine costituisce una “flagrante” violazione delle risoluzioni Onu.
Le dichiarazioni del comandante mettono direttamente in discussione una giustificazione fondamentale fornita da Israele per le sue azioni militari. Ha fatto riferimento alla Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ha posto fine alla guerra del 2006 e impone a Israele di rispettare la sovranità libanese, nonché ai termini di un più recente accordo di cessate il fuoco del novembre 2024. In base a tale accordo, Israele era obbligato a ritirare completamente le sue forze, ma non lo ha fatto, mantenendo un’occupazione illegale in diversi siti di confine.
Dall’entrata in vigore del cessate il fuoco di novembre, Israele ha ripetutamente violato l’accordo con attacchi al territorio libanese. Le autorità libanesi hanno avvertito che queste continue violazioni da parte di Israele minacciano direttamente la stabilità nazionale, sottolineando la tensione tra la tregua ufficiale e la realtà delle continue ostilità e occupazione.
di Redazione


