AfricaPrimo Piano

Unicef: 1,4 milioni di bambini in fuga dalla violenza di Boko Haram

di Carolina Ambrosio

Secondo l’Unicef, negli ultimi tempi il numero di bambini costretti a fuggire a causa dell’espansione di Boko Haram è drammaticamente aumentato. Solo negli ultimi cinque mesi circa mezzo milione di bambini sono stati costretti a scappare dalla regione nord-est della Nigeria e dalle nazioni vicine in cerca di luoghi più sicuri.

Milioni di bambini sono stati costretti a rinunciare ad un’infanzia di tranquillità. Insieme con le loro famiglie o soli sono costretti a cercare nuove possibilità altrove. Non farlo significherebbe rischiare di essere uccisi o costretti a sottostare ai nuovi ordini: donne e bambini vengono costretti anche a trasportare materiale esplosivo.

L’Unicef, insieme con i governi e altri partners in Ciad, Nigeria, Camerun e Niger sono impegnati in programmi per fornire accesso ad acqua potabile, istruzione e supporto psicologico ai rifugiati.

Tuttavia anche l’Unicef sta andando incontro ad una serie di problemi finanziari per cui il 70% dei lavori necessari nella regione non sono coperti da finanziamenti. Ciò mette a rischio la sopravvivenza di un numero elevato di persone. Con a disposizione solo il 32% dei 50,3 milioni di dollari destinati all’emergenza nell’Africa dell’ovest, circa 124mila bambini non possono ricevere le dovute attenzioni mediche e le vaccinazioni, 83mila bambini non hanno accesso ad acqua potabile e più di 208mila bambini non possono andare a scuola.

Ad oggi il numero complessivo di bambini scappati dalla regione è di 1,4 milioni. Tuttavia come il numero di rifugiati cresce, quello dei finanziamenti non segue lo stesso andamento. Questo mette a rischio la vita di molte persone.

Il direttore regionale Unicef per l’Africa occidentale, Manuel Fontaine, ha infatti affermato che: “Con sempre più rifugiati e non abbastanza risorse, la nostra capacità di garantire assistenza sul campo è seriamente compromessa”.

“Senza un ulteriore supporto, centinaia di migliaia di bambini non potranno ricevere assistenza medica di base, non potranno accedere ad acqua potabile e non potranno ricevere un’adeguata istruzione” ha aggiunto Fontaine.

Mostra altro

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi