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L’eccidio degli sciiti mascherato da conflitto religioso

di Giovanni Sorbello

A seguito dei recenti attentati contro la comunità sciita in Pakistan, decine di manifestazioni di condanna si sono svolte in tutto il Paese. Le proteste più imponenti si sono svolte nelle città di Quetta e di Karachi, dove i manifestanti hanno scandito slogan contro gli Stati Uniti e il regime israeliano, accusati di essere i veri mandanti di questo eccidio contro gli sciiti in Pakistan e in altre parti del mondo.

Critiche piovono anche sull’amministrazione del primo ministro pakistano Nawaz Sharif, per la sua incapacità di contrastare la violenza contro gli sciiti. I manifestanti hanno condannato anche le Nazioni Unite per il suo silenzio e il suo immobilismo rispetto gli attacchi contro gli sciiti in tutto il Medio Oriente.

L’ultimo vile attentato risale al 26 luglio, quando due potenti esplosioni hanno colpito la città a maggioranza sciita di Parachinar, nella regione tribale pachistana di Kurram. Questo duplice attentato ha provocato la morte di oltre 50 persone e il ferimento di altre 200.

La violenza contro i musulmani sciiti è in costante aumento in tutto il Pakistan. Dall’inizio del 2012, centinaia di sciiti sono stati assassinati nel Paese. Quetta, la capitale della provincia del Balochistan, è stata colpita da diversi attentati e di episodi di violenza mirata contro la comunità hazara sciita. Tante anche le manifestazioni religiose sciite prese di mira dai terroristi nella provincia centrale del Punjab. I musulmani sciiti in Pakistan chiedono al governo di intraprendere azioni decisive contro questi gruppi terroristici, spesso composti da miliziani stranieri assoldati da Paesi “ostili”, autori di questi crimini.

Queste violenze non riguardano solo il Pakistan, infatti, in Paesi come l’Iraq, l’Afghanistan, l’Arabia Saudita e il Bahrain la violenza e la repressione contro gli sciiti è ormai sistematica. Una tensione che, sotto la falsa veste di conflitto religioso, si sta manifestando come un vero e proprio sterminio della comunità sciita; un progetto che molto probabilmente avrà regie straniere. E’ indiscutibile che il ruolo che certe realtà come il movimento sciita libanese Hezbollah, sia oramai divenuto così fondamentale e influente nello scacchiere medio orientale, da preoccupare quei Paesi che nel Medio Oriente hanno da sempre avuto particolari interessi strategici da difendere.

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