Un’Europa suddita rinnova le sanzioni contro la Russia
Mercoledì il Comitato dei rappresentanti permanenti dell’Unione (Coreper) ha preso la decisione di estendere le sanzioni contro la Russia fino alla fine del gennaio 2016; il provvedimento sarà formalizzato lunedì 22 al Consiglio degli Esteri di Lussemburgo, dove sarà posto al punto “A” della riunione e come tale approvato senza discussione.
La decisione era già stata scritta allo scorso G7 tenuto a Garmisch, quando i cosiddetti “grandi” s’erano affrettati ad uniformarsi al volere del padrone d’oltre Atlantico, zittendo senza alcuna discussione le flebili voci che si cominciavano a levare in Francia, Italia e dal mondo imprenditoriale tedesco contro sanzioni suicide, che stanno massacrando l’economia europea.
Washington continua indisturbata nella sua guerra contro Mosca, addossandone i costi ad un’Europa sempre più debole e succube, mentre la Russia sta trovando alternative guardando a Oriente e rinforzando la sua partnership con la Cina.
Per gli europei resta il declino determinato dalla propria sudditanza.