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Ucraina laboratorio per programmi militari biologici

L’ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, ha sottolineato che gli Stati Uniti non si vergognano di distruggere gli accordi sul controllo degli armamenti e di trasformare l’Ucraina in un banco di prova illegale per programmi militari biologici.

In risposta alla domanda di un giornalista sulla pubblicazione da parte del Dipartimento di Stato americano di un rapporto sul rispetto da parte dei Paesi degli accordi nel campo del controllo degli armamenti, del disarmo e della non proliferazione, Antonov ha dichiarato: “Gli Stati Uniti non sono affatto imbarazzati dal fatto che ciò sia stato quello che ha distrutto quasi completamente gli accordi sul controllo degli armamenti, sul disarmo e sulla non proliferazione conclusi nel corso di decenni”.

Ha aggiunto: “I loro pilastri (gli accordi) erano il Trattato sulla limitazione dei missili balistici, il Trattato sulle forze nucleari a raggio intermedio, i cieli aperti e le continue violazioni del Trattato di non proliferazione nucleare attraverso l’accumulo di armi nucleari tattiche statunitensi in Europa”.

Pentagono ha trasformato l’Ucraina in un banco di prova per programmi biologici militari

L’ambasciatore russo ha osservato: “Il Pentagono ha completamente trasformato l’Ucraina in un banco di prova per l’implementazione illegale di programmi biologici militari. L’imprevedibilità della regione Asia-Pacifico sta aumentando alla luce dei piani annunciati dall’esercito americano per destabilizzare la situazione schierando lì missili a medio e corto raggio entro la fine del 2024″.

Antonov ha sottolineato: “Gli strateghi qui stanno cercando di accusare la Russia di voler piazzare armi nucleari nello spazio per giustificare i loro piani militari in orbita. Di anno in anno, Washington si posiziona come un impeccabile custode della ‘lettera e dello spirito’ di tutti i principali accordi sul controllo degli armamenti, sul disarmo e sulla non proliferazione. Prende su di sé il coraggio di dare gradi indicativi ad altri, soprattutto a coloro che hanno osato difendere i propri interessi sovrani nel campo della sicurezza nazionale”.

In precedenza, il Dipartimento di Stato americano ha inviato un rapporto al Congresso sul rispetto da parte dei Paesi degli accordi nel campo del controllo degli armamenti, del disarmo e della non proliferazione, in cui si afferma che l’amministrazione americana è pronta ad abbandonare le contromisure adottate in precedenza nell’ambito dello START, se la Russia tornasse ai suoi obblighi.

Secondo il documento, si afferma che nel 2023 gli Stati Uniti “hanno adempiuto ai propri obblighi ai sensi del Nuovo Trattato START, tenendo conto delle contromisure legali adottate a marzo e giugno 2023, in risposta alla violazione da parte della Federazione Russa dei suoi obblighi ai sensi del Nuovo Trattato START”.

Il Nuovo Trattato START, comunemente indicato negli Stati Uniti come Trattato sulle misure per l’ulteriore riduzione e limitazione delle armi offensive strategiche, è stato concluso nel 2010 ed è indicato anche in Russia come START-3.

di Redazione

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