Ucraina: carri armati Abrams non faranno molta differenza
Ucraina – I funzionari ucraini non si aspettano che i famigerati carri armati Abrams di fabbricazione statunitense svolgano un ruolo decisivo nel conflitto con la Russia, ha riportato il Wall Street Journal. Il presidente Vladimir Zelenskyj ha annunciato l’arrivo dei veicoli in Ucraina questa settimana.
Lunedì, scrivendo sui social media, Zelenskyj ha condiviso la “buona notizia” del ministero della Difesa ucraino sulla prima consegna di carri armati Abrams, sostenendo che avrebbero “rafforzato le nostre brigate”. Washington si è impegnata a gennaio a consegnare 31 veicoli a Kiev.
Il Wall Street Journal ha osservato che, sebbene gli Abrams possano avere “alcuni vantaggi tecnici” rispetto ad altri carri armati occidentali già forniti all’Ucraina, la differenza non è significativa. I funzionari ucraini riconoscono che, a quattro mesi dall’inizio dell’offensiva, è improbabile che i veicoli possano alterare in modo significativo il percorso della guerra.
Il governo di Zelenskyj ha precedentemente pubblicizzato la consegna di nuove armi militari occidentali come un risultato importante, inclusa la fornitura di missili anticarro americani Javelin e di missili da crociera britannici Storm Shadow consegnati a maggio. Tuttavia, diversi alti funzionari ucraini hanno minimizzato le aspettative dopo che la controffensiva estiva non è riuscita a produrre conquiste territoriali.
Aiuti militari occidentali all’Ucraina possono solo prolungare il conflitto
Il capo dell’intelligence militare ucraina Kirill Budanov ha avvertito la scorsa settimana che i carri armati Abrams “non vivranno molto a lungo” a meno che non vengano schierati “in modo molto personalizzato per operazioni molto specifiche e ben congegnate”.
Intervenendo al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite all’inizio di questo mese, il diplomatico russo Vassily Nebenzia ha sostenuto che il destino dei carri armati Abrams e degli F-16 inviati in Ucraina sarebbe lo stesso dell’hardware occidentale già distrutto dalle forze russe, compresi i veicoli da combattimento della fanteria Bradley di fabbricazione statunitense, carri armati tedeschi Leopard e carri armati britannici Challenger.
Mosca ha ripetutamente insistito sul fatto che la quantità di aiuti militari inviati dall’Occidente a Kiev può solo prolungare il conflitto, ma non ne cambierà l’esito.
di Redazione