Turchia: profughi siriani abbandonati al loro destino
Un dramma senza fine per i profughi siriani in Turchia, fuggiti dall’inferno di violenza scatenato dai “ribelli” filo-occidentali contro la Siria. Una donna e i suoi tre bambini sono morti in un incendio che si è verificato nel campo profughi siriano di Geelanbenar in provincia di Urfa Shanley, a sud-est della Turchia.
L’agenzia di stampa Anatolia ha riferito che nell’incendio sono rimaste ferite altre due persone.
Si ritiene che l’incendio sia stato causato da un guasto elettrico all’interno di una delle fatiscenti tende messe a disposizione dei profughi, ma ancora non è stato emesso nessun comunicato ufficiale circa la causa dell’incendio, domato solo dopo l’intervento dei vigili del fuoco turchi.
Gli incendi all’interno dei campi siriani si susseguono, lo scorso novembre un altro bambino è morto in un incendio scoppiato in un campo di rifugiati nel territorio di Hatay nel sud della Turchia, precedentemente in un altro incendio nel campo di rifugiati in provincia di Shanley Urfa nel sud-est della Turchia, sei bambini sono rimasti gravemente feriti.
I dati ufficiali dichiarono che in Turchia vivono più di 153 mila rifugiati siriani divisi in 14 campi, di cui cinque in Hatay, due in Urfa, tre a Gaziantep, uno a Yamane e uno Kilis.
Tutto ciò testimonia lo stato di abbandono e disperazione in cui sopravvivono i profughi siriani nella “civile ed accogliente Turchia”.