Medio OrientePrimo Piano

Turchia. Militari processati per aver bloccato carico di armi per i terroristi in Siria

di Salvo Ardizzone

La vicenda è talmente grottesca, da ricordare i vecchi film di Totò e Peppino; l’ha riportata la settimana scorsa l’agenzia Sana, vediamo di ricapitolarla. Alla Gendarmeria turca di Adana, presso il confine con la Siria, arriva la notizia che è in transito un carico illegale; scattano i controlli e viene fermato un convoglio di sette camion zeppi d’armi d’ogni tipo destinati ai “ribelli” siriani.

Le armi vengono sequestrate, i conducenti arrestati e gli ufficiali responsabili inoltrano il rapporto del sequestro, magari aspettandosi un encomio. Passa poco tempo e gli ufficiali vengono sollevati dagli incarichi, arrestati e incriminati per divulgazione di segreto di Stato e spionaggio; saranno processati dalla Corte di Adana e i pubblici ministeri hanno già chiesto l’ergastolo.

La notizia trapelata ora, risale a qualche tempo fa, in concomitanza con lo scandalo per corruzione che ha coinvolto diverse personalità del Governo turco ed Erdogan stesso, sorpreso da una intercettazione, postata su You Tube, a consigliare al figlio Bilal, dentro alla faccenda fin sopra i capelli, di far sparire soldi, prove e documenti, prima che la magistratura indagasse a fondo.

Oltre a tutti gli altri scopi inconfessabili, la guerra in Siria è servita e serve al Sultano Erdogan per distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica dalle sue vicende, e giustificare le autentiche purghe con cui ha decapitato Esercito e Magistratura (organismi che erano laici, indipendenti e contrari alla sua deriva autoritaria), in nome della solita e immancabile scusa: cospirazione internazionale contro il suo Governo.

Peccato che le uniche cospirazioni siano le sue, capace di qualunque contorsione pur di rimanere in scena: prima con Israele, poi contro, adesso nuovo riavvicinamento; allo stesso modo prima con al-Assad, adesso a rimpinzare d’armi e altri aiuti i “ribelli, e così via: tutto per le luci della ribalta, e infuriandosi quando lui e i suoi vengono scoperti con le mani nella marmellata. Proprio come nei vecchi film di Totò e Peppino. La Turchia meriterebbe di più della caricatura d’una comica.

Mostra altro

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi