Tunisia: storico voto contro violenza sulle donne
Voto storico in Tunisia. Dopo ripetuti rinvii, che ne avevano fatto temere il fallimento, il parlamento tunisino ha approvato all’unanimità, con 146 voti favorevoli e 71 tra contrari ed astenuti, una legge contro la violenza e i maltrattamenti sulle donne.
Il testo, che entrerà in vigore a sei mesi dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, è stato approvato Mercoledì 26 Luglio.
In 43 articoli divisi in 5 capitoli, la legge fornisce le direttive contro ogni forma di violenza attraverso un approccio complessivo basato su prevenzione, punizione dei colpevoli e protezione delle vittime.
La legge modifica in primo luogo un controverso articolo del codice penale, il 227 bis, che prevedeva una sorta di “perdono” per gli stupratori di minorenni in caso di matrimonio riparatore con la vittima. Ora gli stupratori rischiano fino a 16 anni di carcere ed il pagamento di pesanti sanzioni, senza più alcuna possibilità di raggirare la legge.
La nuova normativa prevede anche assistenza legale e psicologica alle vittime, punta ad eliminare disuguaglianze anche dal punto di vista del trattamento economico e stabilisce programmi specifici per ancorare i principi dei diritti umani e l’uguaglianza di genere in materia di istruzione.
Pioniera dei diritti delle donne tra i paesi del Maghreb, già nella del 2014, a poco più di due anni dalla Rivoluzione dei Gelsomini, la Tunisia si è dotata di un nuovo modello Costituzionale che ha sancito il principio dell’uguaglianza fra uomini e donne. L’articolo 20 della Costituzione Tunisina afferma che: “Tutti i cittadini, uomini e donne, hanno gli stessi diritti e doveri”.
Questo provvedimento non nasce dal nulla, ma è il frutto di lunghi anni di mobilitazione, “La versione del testo votato in parlamento risponde alle attese delle donne e della società civile che si sono mobilitati per due decenni per l’ottenimento di questo risultato” ha dichiarato la deputata indipendente Bochra Bel Haj Hmida a votazione avvenuta.
di M.I