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Israele edifica muri e barriere; Hezbollah fa sempre più paura

L’esercito israeliano continua a prepararsi a possibili nuovi scenari di guerra sul confine settentrionale. Il governo di Tel Aviv ha avviato la costruzione di un enorme e sofisticato muro lungo il confine marittimo settentrionale nei pressi di Rosh Hanikra. Questo nuovo sistema di difesa dovrebbe impedire il passaggio di sottomarini e altri mezzi navali di Hezbollah in territorio israeliano.

La costruzione della nuova barriera si svolge sotto la protezione delle navi della marina israeliana, mentre alla costruzione vi partecipano società americane, europee e israeliane. Il dispositivo dispone di un sistema di rilevamento in grado di individuare movimenti sia in superficie che sott’acqua.

Il Canale 2 della televisione israeliana ha riferito che la costruzione della nuova recinzione è parte di un grande sforzo da parte dell’esercito israeliano per rendere più sicure le frontiere del Paese. Tra gli ultimi investimenti effettuati da Tel Aviv in ambito difensivo c’è l’acquisto di nuove navi da guerra e sottomarini dalla Germania, in risposta agli enormi sforzi compiuti da Hezbollah nel settore marittimo. L’analista israeliano Amir Bar Shalom ha dichiarato giorni fa che l’acquisto di nuove navi da guerra è stato necessario per far fronte alla minaccia di Hezbollah di colpire gli impianti di gas, considerati un asset strategico per Israele.

Tel Aviv, sempre più vittima di una “sindrome di accerchiamento”, continua a costruire muri intorno ai propri confini in previsione di una prossima e forse definitiva guerra con Hezbollah. I funzionari israeliani hanno manifestato il timore che un prossimo “confronto” contro il Partito di Dio, possa essere contrassegnato da imprevedibili e letali azioni militari contro tutto il territorio israeliano.

Infatti, Hezbollah avrebbe sviluppato un piano d’invasione del nord di Israele che prevede l’occupazione di diverse località lungo la frontiera, oltre a colline, montagne e siti militari. In questo piano d’attacco sarebbero previste anche incursioni dal mare con unità speciali di commandos di marina.

di Giovanni Sorbello

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