Tsahal, gli “eroi” nascosti dietro i bambolotti
Tsahal (Tzva HaHagana LeYisra’el), l’esercito israeliano, ha scritto con il sangue di innocenti palestinesi le più “eroiche” pagine dell’illegale storia dello “Stato di Israele“. Tsahal venne fondato nel 1948 «per difendere l’esistenza, l’integrità territoriale e la sovranità dello Stato di Israele». Questi affascinanti e imbattibili “eroi” erano chiamati a proteggere gli occupanti israeliani e combattere ogni forma di “terrorismo” che minacciava la loro vita quotidiana.
Le forze armate israeliane organizzarono, sostituirono e fusero tra loro le varie organizzazioni armate terroristiche come Haganah e la sua sezione operativa chiamata Palmach, di cui facevano parte anche ex-membri della Brigata ebraica (che combatté sotto bandiera britannica durante la seconda guerra mondiale), Irgun e Lehi, a cui sino alla fine della guerra del 1948, fu concessa libertà d’azione.
Tsahal, “eroi” trasformati in bambolotti
Di questi “eroi”, che travolgevano come birilli gli eserciti dei Paesi arabi come nel corso della Guerra dei giorni nel 1967, oggi non c’è più traccia. Dal 2000 in poi, anno della cacciata di Israele dal Sud del Libano ad opera di Hezbollah, l’esercito israeliano ha conosciuto solo pesanti sconfitte ed umiliazioni. Questo è il risultato di un radicale cambiamento degli equilibri militari sul campo.
Se prima c’erano eserciti arabi mal addestrati e “pronti alla resa”, negli ultimi venti anni il regime sionista ha dovuto assistere alla nascita dell’Asse della Resistenza. Oggi questa alleanza, ai cui vertici spiccano Hezbollah e Pasdaran, comprende tutte quelle fazioni che hanno salvato la Siria dall’aggressione terroristica ordita dall’Occidente e dai suoi alleati regionali.
Tsahal, dal declino alle comiche
Tsahal negli ultimi giorni è salito vergognosamente alla cronaca con la scoperta di manichini all’interno dei loro blindati lungo il confine con il Libano. L’esilarante quanto comica scoperta è stata fatta dal giornalista di Al-Manar, Ali Shoaib. Il giornalista, sul suo account Twitter, ha pubblicato foto di manichini in divisa che sostituiscono i soldati all’interno di una jeep al confine con il Libano.
Il tutto avviene in mezzo al crescente timore di una possibile risposta militare di Hezbollah. I media israeliani hanno affermato che l’esercito ha rifiutato di commentare le foto scandalose che mostrano manichini in divisa al confine con il Libano.
Le paure israeliane
I media sionisti hanno confermato che l’allerta militare e la tensione al confine con il Libano continueranno fino alla risposta militare di Hezbollah, agli attacchi nel sobborgo meridionale di Beirut e ad uno dei suoi siti a Damasco. La stampa israeliana ha aggiunto che l’esercito israeliano si preoccupa di non concedere al Partito di Dio facili obiettivi.
I rapporti israeliani hanno riferito che gli insediamenti lungo il confine settentrionale soffrono di terribili condizioni finanziarie e deboli fortificazioni. Questi dati indicano che l’entità di occupazione è impreparata ad affrontare una guerra con Hezbollah. Se i coloni israeliani dormono poco la notte, Tsahal continua a dilettarsi nel “pettinare le bambole”.
di Giovanni Sorbello