Trump approva vendita di armi all’Arabia Saudita
L’amministrazione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha approvato un altro accordo sulla vendita di armi all’Arabia Saudita per un valore di oltre 1,3 miliardi di dollari, il secondo accordo con Riyadh in altrettanti mesi.
Da quando il principe Mohammed è arrivato negli Stati Uniti due settimane fa, l’amministrazione ha dato il via libera alla vendita di un primo carico di armi al regno per un valore di 2,3 miliardi di dollari; armi utilizzate dal regime saudita per bombardare lo Yemen.
L’accordo include più di un miliardo di dollari in missili, circa 180 sistemi di obice Paladin, veicoli che sparano con artiglieria su binari. I veicoli sembrano una combinazione di un carro armato e un cannone e lanciano proiettili da 155mm.
L’amministrazione Trump ha riferito la scorsa settimana al Congresso che intende approvare la vendita, secondo il Dipartimento di Stato, innescando una finestra di 30 giorni in cui i legislatori potrebbero agire per cercare di fermarlo.
Diritti umani e massacri
Nel frattempo, la vendita arriva tra le continue preoccupazioni del Congresso e da parte dei gruppi per i diritti umani circa i tassi allarmanti di vittime civili inflitte dall’aggressione militare saudita che da tre anni sta massacrando il popolo yemenita.
Da marzo 2015, lo Yemen è vittima di una vile aggressione militare da parte della coalizione guidata dai sauditi. Oltre 14mila yemeniti, per lo più civili, tra cui donne e bambini, sono rimasti uccisi sotto i bombardamenti sauditi. La coalizione guidata dal regime saudita, appoggiata dagli Stati Uniti, ha anche imposto un blocco ai porti e agli aeroporti del Paese come parte della sua aggressione volta a spodestare il popolare movimento di Resistenza Ansarullah e a ripristinare l’ex presidente, fantoccio di Riyadh, Abdurabbuh Mansour Hadi.
di Redazione