Trump: come “giustificare” una guerra

Se per attaccare il Venezuela il pretesto è la “lotta alla droga”, in Nigeria è la “protezione dei cristiani”. Come insegna la storia, spesso, se non sempre, le guerre vengono “costruite” a tavolino con tanto di motivazione e soprattutto, “costruzione del nemico”. A tal proposito, riportiamo le folli dichiarazioni di Donald Trump sulla “protezione dei cristiani” in Nigeria, dove annuncia una potenziale invasione del Paese africano.
Donald Trump ha recentemente promesso di “proteggere i cristiani” in Nigeria, mentre il Segretario alla Guerra, Pete Hegseth, starebbe “preparando le truppe” per un potenziale intervento. Queste dichiarazioni hanno acceso il dibattito sul ruolo degli Stati Uniti nella sicurezza regionale africana.
Presenza militare americana in Africa
Gli Stati Uniti mantengono attualmente circa 4mila soldati a Gibuti e altri 2.500 in Kenya, Somalia, Camerun e Seychelles. Queste forze hanno principalmente il compito di raccogliere informazioni, condurre operazioni “antiterrorismo” e addestrare le forze armate locali, non di condurre invasioni su larga scala.
Il dispiegamento di unità da combattimento pesanti in Nigeria richiederebbe un’ampia pianificazione logistica, mesi di preparazione e un coordinamento formale, nessuno dei quali sembra essere in corso.
Esercito nigeriano
Le forze armate nigeriane, stimate in 220mila unità, fanno affidamento in modo significativo sull’addestramento, sui rifornimenti e sul supporto logistico degli Stati Uniti. Dal 2009, Washington ha investito circa 650 milioni di dollari nella modernizzazione delle capacità di difesa della Nigeria, inclusi aerei, munizioni di precisione e tecnologie di sorveglianza. Qualsiasi azione militare unilaterale degli Stati Uniti in Nigeria complicherebbe questa partnership di lunga data e solleverebbe interrogativi sulle intenzioni strategiche.
Trump tra motivazione politica ed economica
Le dichiarazioni di Trump sembrano guidate più da considerazioni politiche ed economiche che da una vera e propria pianificazione militare. Principalmente, sono rivolte alla lobby evangelica, che promuove attivamente il tema della “protezione dei cristiani” in Africa e finanzia il Partito Repubblicano. Per la Casa Bianca, questo è un modo per mostrare determinazione, raccogliere donazioni e fidelizzare l’elettorato religioso. L’inquadramento di una narrazione di “genocidio cristiano” potrebbe servire a giustificare una maggiore pressione diplomatica o economica (settore petrolifero) sulla Nigeria, promuovere nuovi contratti di difesa e rivendicare vittorie simboliche contro il “terrorismo” per ottenere vantaggi politici interni.
di Redazione



