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Tra pizziche e taranta la lunga notte del Salento

Il Festival della Notte della Taranta è un progetto nato su iniziativa dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, della Provincia di Lecce e l’istituto ”Diego Carpitella”. Ideato da Sergio Blasi (all’epoca sindaco del comune di Melpignano), da Maurizio Agamennone e Gianfranco Salvatore (etnomusicologi, direttori artistici dell’Istituto Diego Carpitella) nel 1998, il progetto ha lo scopo di tutelare e valorizzare le radici culturali del territorio salentino attraverso la musica, la pizzica in particolare. Nel XIX secolo questa musica e danza folkloristica oltre ad essere suonata con tamburelli, violini e fisarmoniche nei momenti di festa di singoli gruppi familiari o di intere comunità locali, costituiva anche il principale accompagnamento terapeutico del tarantismo, esorcizzando le donne tarantate in modo da guarirle attraverso il ballo che questa musica frenetica scatenava in loro, dopo essere state morse dalla tarantola.

La Fondazione sostiene lo studio del patrimonio etnografico favorendo manifestazioni culturali, musicali, sociali e di comunicazione, e progetti di sostegno e sviluppo della ricerca sul fenomeno del tarantismo, delle tradizioni grike e salentine, con specifico riferimento alla musica popolare. Oggi la Fondazione è impegnata in diversi progetti insieme alle principali Università italiane e straniere e i centri di ricerca di usi sul territorio salentino, con il fine di studiare e approfondire le tradizioni e le molteplici culture locali. Presidente della Fondazione è stato Massimo Bray sino al 27 aprile 2013, data in cui è stato nominato Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo del governo Letta. Il 3 luglio del 2013 è stato nominato nuovo presidente Massimo Manera. L’appuntamento fisso porta migliaia di turisti, ma anche gli stessi salentini, ogni penultimo sabato di Agosto a Melpignano (Lecce) sul piazzale dell’ex convento degli Agostiniani e cresce di anno in anno tanto da coinvolgere l’Italia intera e non solo.

La Notte della Taranta durante il festival itinerante fa tappa in 15 comuni della Grecìa salentina: Alessano, Calimera,Carpignano Salentino, Castrignano dei Greci, Corigliano d’Otranto, Cursi, Cutrofiano, Galatina, Martano, Martignano, Soleto, Sternatia, Zollino, Lecce e Sogliano Cavour portando con sé artisti noti del panorama internazionale dalla Mongolia, dalla Turchia, dall’India. Ma anche Hevia, Nour Eddine e Nassouli El Mehdi con il suo repertorio di musica gnawa. Dalla Mongolia e Transmongolia Bukhu e Hosoo; dalla Turchia è presente Burhan Ocal; la musica indiana invece con Kissmet. Tra gli artisti italiani Enzo Avitabile, Peppe Servillo, Tony Esposito. Ad interpretare la tradizione partenopea anche gli Accordone. Dalla Sardegna Elena Ledda e Mauro Palmas. Ed ancora Brizio Montinaro e la jazzista Rita Marcotulli. Torna Ambrogio Sparagna, già maestro concertatore de “La Notte della Taranta”. Tra gli ospiti anche Alfio Antico, Rosapaeda e Daniele Durante con Riccardo Tesi.

Ogni edizione del concertone finale del Festival è affidata a un “maestro concertatore” che ha il compito di arrangiare le musiche tradizionali del Salento incrociandone i ritmi con quelli di altre tradizioni musicali. Nell’edizione 2014, come nella precedente, questo compito è affidato a Giovanni Sollima che insieme alla storica Orchestra Popolare della Notte della Taranta accompagneranno i vari ospiti del concertone finale tra cui Roberto Vecchioni, Antonella Ruggiero, il cantautore romano Alessandro Mannarino, che si cimenteranno nell’interpretazione di brani popolari arrangiati in chiave moderna; Bombino, il nomade del rock interpreterà “Lu Rusciu de lu mare”,  mescolando la pizzica con il suo desert-rock. Parte del brano sarà cantato in tamasheq, la lingua parlata  dai tuareg.

Tra gli ospiti del Concertone finale del 23 agosto anche il percussionista statunitense Glen Velez, la cantante Lori Cotler e il talentuoso mandolinista Avi Avital. Sul palco di Melpignano anche i siciliani Fratelli Mancuso. Nell’edizione 2014, per la prima volta ci sarà il corpo di ballo diretto dal coreografo Miguel Angel Berna. Novità della sedicesima edizione è l’app (in fase sperimentale per quest’anno solo per Android) “La Notte della Taranta-FolkTure” che permette di seguire l’evento indicando il titolo del brano eseguito, il testo della canzone in italiano e in inglese e la scaletta della serata. Si potrà inoltre partecipare al concorso che permette di accedere nel backstage del Concertone scattando una foto nelle tappe del festival. È possibile trovare informazioni per raggiungere il concertone con facilità seguendo le indicazioni su viabilità e servizi. Ogni sera si potrà trovare il luogo e l’orario del concerto del Festival itinerante. La manifestazione di musica popolare più importante d’Europa, sarà trasmessa integralmente in esclusiva su Rai5 e Radio2 Rai a partire dalle 22.30.

di Giulia Valeria Andrisano

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