Terremoto tra Pakistan e Afghanistan, quattro morti e più di 100 feriti
Ieri sera un violento terremoto di magnitudo 6.2 si è verificato in Asia in una zona al confine tra il Pakistan e l’Afghanistan. Il bilancio delle vittime e dei feriti si aggrava di ora in ora. Le ultime notizie parlano di quattro morti e 100 feriti. Tre persone hanno perso la vita e 18 sono rimaste ferite a Mardan, molti feriti si contano anche a Peshawar, Swat e Hangu nella regione di Khyber Pakhtun Kwa. La quarta vittima sarebbe una donna che, nella vicina regione di Gilgit-Baltistan, si trovava con i suoi cinque figli quando una frana causata dal sisma l’ha travolta. Feriti i figli.
A Peshawar molti edifici sono crollati e 41 feriti sono stati trasportati in ospedale, lo rendono noto alcune fonti dei soccorsi. Quest’ultimi stanno arrivando da tutte le regioni circostanti, sperando che il bilancio non peggiori ulteriormente, come spesso accade in casi del genere.
La stessa zona solo qualche mese fa era stata interessata da un altro evento sismico di portata più rilevante. Infatti, solo Il 28 ottobre scorso un devastante terremoto di magnitudo 7.5 aveva provocato quasi 400 vittime e oltre 2.400 feriti tra la popolazione.
E’ cosa nota: la quotidianità di questa gente è segnata da eventi dolorosi e tragici. Una quotidianità che documenta un fiume umano alla disperata ricerca di un futuro. Un futuro che non contempli la disperazione, la guerra e il terrore. Superfluo ribadire che le nostre emozioni, di fronte all’ennesimo dramma, sono forti e dense di emotività, e fanno vacillare le nostre certezze nei riguardi di una civiltà che pare non avere più radici solide.
di Adelaide Conti