Terremoto a Palazzo d’Orleans: un altro assessore pronto a lasciare Crocetta
Non è una novità. La storia si ripete: un altro assessore sarebbe pronto a lasciare la giunta Crocetta. Recentemente ad abbandonare il governatore siciliano sono stati Ettore Leotta, assessore alla Funzione pubblica e Nino Caleca, responsabile dell’Agricoltura. Dopo l’addio di Leotta il governatore ha chiamato in giunta a sostituirlo il segretario regionale dell’Udc Giovanni Pistorio, già senatore dell’ex governatore Raffaele Lombardo. E sarebbe proprio la scelta di indicare Pistorio che avrebbe portato l’altro assessore, Caleca ad abbandonare il Palazzo d’Orleans.
Presto, nella lista degli assessori che hanno rinunciato al loro incarico potrebbe aggiungersi il nome dell’assessora alla Salute della Regione, Lucia Borsellino, figlia del magistrato Paolo Borsellino. La decisione della Borsellino di dimettersi sarebbe maturata all’indomani dell’arresto del primario dell’unità di Chirurgia plastica e maxillo facciale dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, Matteo Tutino, accusato di truffa, peculato e abuso.
Quest’ultimo episodio mina pesantemente la credibilità del sistema sanitario siciliano che ormai da tempo è sempre più spesso al centro di casi che fanno discutere. Ma i malumori dell’assessora Borsellino risalgono allo scorso inverno, dopo la morte della piccola Nicole Di Pietro. Un fatto che scosse molto l’opinione pubblica e che fece emergere drammaticamente la pessima organizzazione di alcuni ospedali isolani. In quella occasione l’attacco del ministro Lorenzi nei confronti dell’assessora siciliana fu molto duro. Nonostante ciò, in pochi giorni la bufera scatenata anche grazie all’attenzione dai media si placò e il governatore Crocetta annunciò che le dimissioni della Borsellino erano rientrate.
Ma questa volta, a meno che vi sia un ripensamento dell’ultima ora, le dimissioni dell’assessora sembrano irrevocabili. I suoi collaboratori più stretti confermano che entro questa settimana al massimo entro la prossima rassegnerà il mandato. Va da sé, il governo Crocetta, come nella migliore tradizione siciliana si farà ricordare più per gli scandali che per il buon operato. Del resto, il palazzo del potere siciliano è abituato ad essere al centro della cronaca per atti non proprio edificanti. Non c’è dubbio, quella di quest’anno sarà un’estate incandescente per Crocetta e i suoi. Le premesse ci sono tutte.