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Terra dei Fuochi, aumenta tasso di mortalità

La Terra dei Fuochi sembra essere finita nel classico dimenticatoio italiano, distratti dalla continua campagna elettorale messa in atto dai vari governi che si susseguono. Eppure si continua a vivere immersi tra problemi quotidiani che invece di essere affrontati vengono letteralmente messi sotto il tappeto. Purtroppo, il dramma della Terra dei Fuochi sembra ormai scomparso dal radar della politica.

C’è una parte consistente della nazione che si trova a vivere in quelle aree mefitiche e volutamente abbandonate dallo Stato. L’Istituto Superiore della Sanità e la Procura della Repubblica di Napoli Nord hanno portato alla luce i risultati di un lavoro iniziato anni fa che ha interessato 38 comuni compresi tra la provincia di Caserta e quella di Napoli, che rientrano in quella denominazione nefasta che è la “Terra dei Fuochi”.

L’area presa in esame ha una vastità di 426 Km quadrati e all’interno di essa si trovano oltre un milione di persone, un’area presso la quale sono ubicate 2767 discariche con un riversamento controllato o abusivo di rifiuti. In 653 di queste discariche sarebbero avvenute, stando agli studi, combustioni illegali. Quella compiuta dall’Istituto Superiore della Sanità è una mappatura del territorio calcolando l’indicatore di esposizione ai rifiuti che tiene conto della pericolosità dei siti presenti nel territorio comunale e della percentuale della popolazione ivi residente. Il lavoro ha permesso di caratterizzare il territorio di 38 comuni, calcolando l’impatto ambientale alla presenza di siti di smaltimento controllato ed incontrollato e mettendo in evidenza le aree comunali con “impatti” maggiori.

Terra dei Fuochi, a pagare sono gli ultimi

In alcuni comuni sono risultati eccessi di specifiche patologie in termini di mortalità, ospedalizzazione ed incidenza dei tumori. Nei comuni in questione, 354.845 abitanti hanno la residenza entro cento metri da uno dei siti di smaltimento esponendo la popolazione in questione ad una molteplicità di fonti contaminanti. Nell’area presa in esame si osservano nei generi maschili e femminili eccessi di mortalità e di incidenza per tutti i tumori: eccessi di mortalità per tumori al fegato, della vescica in entrambi i sessi e tumori alla mammella per le donne, mentre si riscontrano linfomi non Hodgkin negli uomini, in entrambi i sessi sono segnalati eccessi per tumori al polmone in corrispondenza ai siti di combustione incontrollata.

Si è riscontrato anche un incremento di ospedalizzazione per asma ed una presenza di nati pretermine. Singoli comuni presentano eccessi di singole patologie, che meritano specifiche attenzioni ed approfondimenti.

Questo dramma, comune a tanti altri, è figlio della complicità e dell’incompetenza di uno Stato che sul malaffare e servendosi dei suoi “bracci armati” (Mafia, Camorra e ‘ndrangheta), ha fondato e fortificato i suoi interessi e la sua stessa esistenza. Alla fine, il terribile prezzo di questo scempio viene pagato sempre dagli ultimi, dagli invisibili di questa maledetta terra.

di Sebastiano Lo Monaco

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