Turchia: fallito il colpo di Stato, golpisti si arrendono alle autorità
di Redazione
L’esercito turco ha comunicato di aver preso il potere nel Paese e che lo stato di diritto deve restare una priorità. La dichiarazione riferisce che i militari si propongono di “reinstallare l’ordine costituzionale, la democrazia, i diritti umani e le libertà” e “garantire che lo stato di diritto regni ancora una volta nel Paese”.
L’agenzia di stampa statale del Paese riporta che il capo di Stato Maggiore dell’esercito è “ostaggio” presso una sede militare. Non si hanno notizie del presidente Erdogan, ma pare sia stato trasferito in un luogo sicuro. L’agenzia di stampa Anatolia ha confermato l’arresto di un certo numero di alti funzionari del governo.
L’emittente turca Ntv ha mandato in onda filmati di carri armati all’ingresso dell’aeroporto di Istanbul. Spari si sono avvertiti in tutta la capitale turca di Ankara, mentre aerei da guerra ed elicotteri militari stanno sorvolando a bassa quota la città. I carri armati dell’esercito assediano il Parlamento.
Gli elicotteri stanno sorvolando anche sopra Istanbul, la più grande città del Paese, dove l’esercito ha chiuso i ponti sul Bosforo e del Fatih Sultan Mehmet. L’esercito turco ha ordinato alle truppe di stanza in Iraq di ritirarsi. I cittadini di Istanbul sono scesi nelle strade a sostegno dell’esercito.
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, ha dichiarato che bisogna evitare uno spargimento di sangue in Turchia, e che la situazione dovrebbe essere risolta in un quadro costituzionale.
Dopo una notte di bombardamenti e combattimenti a Istanbul e nella capitale Ankara, i militari golpisti si sono arresi alle autorità. Il bilancio di questo tentativo di colpo di Stato si conclude con 265 morti, 1.400 feriti e 2.800 arrestati.
