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Teheran ricorda la strage del “Venerdì nero”

L’Iran commemora il 45° anniversario della strage di manifestanti a Teheran, da parte dall’ex regime appoggiato dagli Usa.

Migliaia di iraniani si sono riuniti oggi in piazza dei Martiri a Teheran, per ricordare coloro che persero la vita durante le proteste dell’8 settembre del 1978, quando gli iraniani sfidarono il coprifuoco per chiedere la fine del regime sanguinario di Mohammad Reza Pahlavi.

Per ordine dello Scià, marionetta degli Stati Uniti, le truppe circondarono i manifestanti ed aprirono il fuoco con le mitragliatrici, provocando la morte di centinaia di civili.

Questa drammatica data viene ricordata dagli iraniani come il “Venerdì nero”, il simbolo della Resistenza contro l’oppressione. Dopo la brutale repressione si scatenarono una serie di proteste che portarono pochi mesi dopo al rovesciamento del regime Pahlavi.

La rivolta in seguito al massacro costrinse lo Scià a lasciare l’Iran nel gennaio 1979, inaugurando così l’inizio della Rivoluzione Islamica dell’Iran guidata dall’Imam Khomeini.

di Redazione

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