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Usa ed Europa sostengono i crimini dell’Mko

Da almeno quarant’anni Usa, Europa e i loro alleati del Golfo Persico finanziano e sostengono la cosiddetta opposizione anti-iraniana. A tal proposito, il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Seyyed Abbas Mousavi, ha descritto gli Stati Uniti e l’Europa come sostenitori dei crimini commessi dal Mujahedin-e Khalq (Mko), responsabile dell’assassinio dell’Ayatollah Beheshti nel 1981.

In un tweet di sabato, Mousavi ha scritto: “39 anni fa, il principale giudice iraniano Ayatollah Beheshti e 72 personaggi di spicco sono stati assassinati dai terroristi Mko appoggiato dagli Usa e Saddam. Da allora, l’Mko è rimasto sotto gli auspici di Usa ed Europa, lasciandolo orribilmente uccidere migliaia di iraniani. Il loro sangue è sulle mani dei sostenitori dell’Mko!”, ha sottolineato Mousavi.

In precedenza, il portavoce del ministero degli Esteri ha respinto in toto il rapporto annuale del Dipartimento di Stato Usa sul terrorismo, affermando che il terrorista più famigerato del mondo e il regime criminale Usa non sono in grado di giudicare gli altri Paesi.

In una dichiarazione fatta giovedì, Mousavi ha respinto gli annuali Rapporti nazionali sul terrorismo rilasciati dal regime americano, affermando: “La Repubblica Islamica dell’Iran rifiuta categoricamente e condanna i Rapporti annuali nazionali sul terrorismo degli Stati Uniti perché tale regime sta palesemente spostando la colpa sugli altri. È assolutamente falso ed ha doppi standard nella lotta al terrorismo”.

17mila iraniani uccisi dall’Mko

Il portavoce ha inoltre condannato la mossa codarda e terroristica del regime Usa di assassinare il tenente generale Qassem Soleimani, noto come l’eroe della guerra al terrorismo, come un esempio sfacciato dei crimini terroristici del regime Usa. “La Repubblica Islamica dell’Iran è la più grande vittima di azioni terroristiche che sono state effettuate principalmente con il sostegno diretto e indiretto del governo degli Stati Uniti. Oltre 17mila iraniani sono stati martirizzati in questo cammino. Teheran resta sempre in prima linea nella lotta al terrorismo a livello globale e regionale”, ha dichiarato Mousavi.

Assassinio Ayatollah Beheshti

Il 28 giugno 1981, l’Ayatollah Beheshti fu assassinato insieme a 72 membri del Partito della Repubblica Islamica da Mohammad Reza Kolahi, uno studente di 23 anni membro del Mujahedeen-i-Khalq.

di Yahya Sorbello

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