Medio Oriente

Iran: il progresso si ottiene con la Resistenza, non con la resa

Il leader della Rivoluzione Islamica, l’ayatollah Seyyed Ali Khamenei, ha affermato che le capacità militari dell’Iran non hanno lasciato spazio a preoccupazioni per le minacce esterne.

“Oggi il Paese ha fortunatamente raggiunto la fase di deterrenza, il che significa che il suo status militare ha raggiunto il punto in cui il Paese non è preoccupato per le minacce straniere, e anche i nemici ne sono consapevoli”, ha dichiarato l’Ayatollah Khamenei alla vigilia del Settimana della Sacra Difesa.

Il Leader ha fatto questi commenti in un incontro con un certo numero di veterani e comandanti che hanno difeso l’Iran contro l’invasione dell’ex dittatore iracheno Saddam Hussein negli anni ’80. “Un tempo, abbiamo affermato che tutte le potenze mondiali ci stanno combattendo. Ma ora, coloro che hanno affermato che questa era solo una nostra affermazione, lo stanno ammettendo loro stessi”, ha affermato.

“Le potenze arroganti del mondo erano dietro a Saddam nella sua guerra all’Iran, in ottica anti-Rivoluzione Islamica. La Rivoluzione non fu semplicemente una sconfitta politica temporanea per le potenze arroganti. È stata una minaccia per il sistema prepotente dell’imperialismo globale”, ha affermato l’ayatollah Khamenei.

Guerra imposta all’Iran reazione naturale dell’imperialismo globale alla Rivoluzione Islamica

Il Leader ha affermato che la guerra imposta all’Iran è stata la reazione naturale dell’imperialismo globale alla vittoria della Rivoluzione Islamica. Lo scopo della guerra, ha aggiunto, era impedire che il messaggio della nazione iraniana, non temere gli Stati Uniti e resistere all’oppressione e alla discriminazione globali, venisse trasmesso ad altre nazioni.

“Le potenze arroganti dell’Occidente e dell’Oriente hanno compreso la gravità della minaccia della Rivoluzione Islamica. Così, hanno imposto una guerra alla nazione iraniana incoraggiando e incitando Saddam”.

Il leader ha affermato che gli obiettivi principali delle potenze arroganti nell’imporre la guerra all’Iran erano dividere l’Iran, separare il Khuzestan dall’Iran come parte importante del Paese, mettere in ginocchio la nazione iraniana, rovesciare la Repubblica Islamica e prendere il destino della nazione iraniana nelle proprie mani.

Uno dei risultati della Sacra Difesa è stato quello di salvaguardare il Paese e dissuadere i nemici attraverso la Resistenza, non la sottomissione. L’ayatollah Khamenei ha sottolineato la necessità di mettere in atto il principio di Resistenza in diverse questioni politiche, economiche e culturali.

di Redazione

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