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Nicaragua, Ortega ancora presidente

NicaraguaIl presidente del Nicaragua, Daniel Ortega ha vinto in modo schiacciante la corsa presidenziale nel Paese centroamericano, aggiudicandosi il suo terzo mandato consecutivo.

L’ufficio elettorale in Nicaragua ha confermato che l’ex leader della sinistra ha ottenuto il 72,1 per cento dei voti. Il principale oppositore di Ortega, il liberale candidato del centro-destra Maximino Rodriguez, è arrivato secondo con il 14,2 per cento dei voti. L’opposizione, tuttavia, ha dichiarato che non avrebbe riconosciuto il risultato ed ha definito il voto come una “farsa”.

Dopo l’ufficialità dei risultati, migliaia di sostenitori di Ortega e del suo partito, il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale, sono scesi a festeggiare per le strade della capitale Managua. “Sono euforico, ringraziando Dio per questa opportunità, questo trionfo, così la gente continuerà a raccogliere i benefici”, ha dichiarato un manifestante sventolando le bandiere rosse e nere del partito sandinista.

Fondato nel 1961, il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale, così chiamato in omaggio al leader antimperialista degli anni ’30, Augusto Sandino riuscì a intensificare la lotta con un forte sostegno popolare, soprattutto nelle campagne, sino all’offensiva militare finale scatenata nel 1978 che portò alla deposizione nel 1979 del dittatore filo-Usa Anastasio Somoza. Saliti al potere l’anno seguente, i sandinisti instaurarono un governo rivoluzionario che realizzò la riforma agraria, lo sradicamento dell’analfabetismo e sviluppò un primo sistema sanitario.

Alle elezioni del 1984 i sandinisti si aggiudicarono i due terzi dei seggi dell’Assemblea nazionale e uno dei membri della Direzione del partito, Daniel Ortega, assunse la carica di presidente del Nicaragua. Da allora ebbe inizio una sanguinosa guerra civile alimentata dai Contras, un gruppo di mercenari addestrato e finanziato dagli Stati Uniti. Nel 1990, a causa delle ingerenze degli Usa, arrivò la sconfitta elettorale per i sandinisti che portò al potere la coalizione conservatrice guidata da Violeta Chamorro, lasciando al Fronte il ruolo di principale forza di opposizione. Nelle elezioni presidenziali del 4 novembre 2006, Ortega ritorna alla presidenza.

di Giovanni Sorbello

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