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Bloody Sunday: risarcimento per i familiari delle vittime

Le famiglie delle vittime del “Bloody Sunday” hanno ottenuto 50mila £ a titolo di risarcimento da parte del governo inglese.

Il 30 gennaio 1972 i soldati britannici del Primo Battaglione del Reggimento Paracadutisti, hanno attaccato deliberatamente una manifestazione per i diritti civili a Derry in Irlanda del Nord, uccidendo 14 manifestanti inermi, tra cui sette adolescenti. L’esercito britannico ha sempre sostenuto che i manifestanti per i diritti civili fossero armati, provocando loro lo scontro a fuoco.

A seguito di una inchiesta pubblica il primo ministro ha chiesto scusa alle famiglie delle vittime nel giugno 2010, dichiarando che da parte dell’esercito c’è stato un attacco “ingiustificato e ingiustificabile” sui manifestanti disarmati.

Il Ministero della Difesa inglese ha offerto un risarcimento di 50.000 £ alle famiglie delle vittime, dichiarando che le somme sono una soluzione non  definitiva.

Il ministero ha incluso anche un risarcimento per chi è rimasto gravemente ferito durante l’attacco dell’esercito. Questa offerta ha offeso le famiglie delle vittime che considerano la cifra irrisoria e un insulto alle vittime di quel vergognoso atto criminale.

di Giovanni Sorbello

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