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Nasrallah: “Non scommettete sulla vittoria, perchè non vincerete mai”

di Giovanni Sorbello

Il Segretario Generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, ha tenuto questa sera un discorso trasmesso su Al Manar Tv. Ha iniziato porgendo un saluto a tutti i lavoratori per la festa del 1 maggio.

Dopo i saluti il segretario dichiara: “Israele ha riferito una settimana fa di aver abbattuto un drone di Hezbollah”, ci hanno condannato senza avere una certezza, nessuna prova. Noi abbiamo risposto con comunicato in cui smentiamo tutto. In 31 anni di resistenza contro il nemico israeliano siamo stati e saremo sempre sinceri. Quindi, non siamo stati noi a lanciare questo drone e non siamo nemmeno certi che sia stato abbattuto.

Affermano che il drone sia partito dal Libano e che sia stato lanciato da “parte amica” (L’Iran), in realtà è solo l’ennesima provocazione tesa a fomentare un nuovo conflitto, dichiara Nasrallah.  Un’altra ipotesi è che sia proprio Israele ad aver inviato il drone in Libano, per poi farlo rientrare in Israele. Questa ipotesi è stata sostenuta anche dalla televisione israeliana, ha aggiunto Sayyed.

Nasrallah avverte il nemico dal fare qualsiasi aggressione contro il Libano, la resistenza è pronta a tutto e la sua mano è sul grilletto per difendere il Paese da qualsiasi attacco.

Nasrallah ora parla della delicata situazione in Siria, affermando che ciò vale anche per Libano, Giordania, Palestina e Iraq. Ultimamente hanno detto di tutto sul nostro conto, e noi siamo rimasti in silenzio. Ora tocca a noi parlare.  Hanno dichiarato che mille nostri martiri sono caduti in Siria, ciò non è vero. Noi non nascondiamo i nostri martiri, anzi noi li seguiamo fino alla fine con le loro famiglie e siamo orgogliosi di loro.

In Siria hanno l’obiettivo di ammazzare più persone possibile, abbattere e distruggere tutto ciò che rappresenti lo Stato siriano, anche lo spazzino è stato assassinato perchè puliva le strade dello Stato siriano, aggiunge Nasrallah.
La scusa delle armi chimiche utilizzate in Siria è solo una scusa per far intervenire la forza internazionale, stanno usando lo stessa arma usata contro l’Iraq nel 2003.
Vi dico che non è possibile fare cadere questo governo militarmente. Chi combatte oggi in Siria è l’esercito e il comitato popolare siriano, nessuno altro. La Siria ha nella regione amici che non lasceranno e non permetteranno mai di far cadere il governo. Noi dal primo giorno abbiamo detto che l’unica soluzione in Siria è attraverso il dialogo tra governo e opposizione.
Il segretario ora parla della crisi dei profughi siriani in Libano, Giordania e Turchia. La soluzione è farli tornare in Siria e smettere di armare e pagare i “ribelli” per uccidere più persone possibile.
I libanesi che combattono contro i “ribelli” siriani sono gli abitanti dei villaggi sul confine siriano, che sono stati uccisi, derubati e cacciati dalle loro case.
Nasrallah ora accenna agli attacchi effettuati dai terroristi in Siria contro i luoghi sacri, così come è successo in Iraq, Afghanistan e altri Paesi musulmani. Per non permettere che questi vili attacchi continuino, abbiamo deciso noi sciiti in Libano, Iraq e Iran di proteggere questi luoghi sacri. Ci sono Paesi che hanno l’interesse di distruggere questo luoghi, abbiamo le prove e verrà il giorno in cui diremo chi sono questi Paesi.
Per quanto riguarda i pellegrini ostaggi in Siria, per noi è un sequestro perchè sono passati undici mesi e sono ancora nelle loro mani. Se volevano un riscatto potevamo chiederlo in tutto questo tempo. Anche la notizia per uno scambio di prigioniere donne con il governo è fallita, poichè non ci sono donne “ribelli” nelle carceri siriane.
Sayyed Hassan Nasrallah conclude il suo discorso rivolgendosi a quei Paesi che sperano nella vittoria militare in Siria e dichiara. “Non scommettete sulla vittoria, perchè non vincerete mai”.
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