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Siria, parte la ricostruzione di Aleppo

In un video girato mercoledì scorso, si vedono dei mezzi nel distretto di Saif-Al Dawla, scaricare sacchi di sabbia e rimuovere detriti con lo scopo di aiutare la popolazione nel difficile compito della ricostruzione di Aleppo.

aleppoI soccorritori russi hanno anche aperto un ospedale mobile, sempre nella parte orientale di Aleppo, con l’obiettivo di curare i feriti. Ruslan Gulev, capo del dipartimento medico ha rilasciato una dichiarazione dove si legge che, sul posto, sono presenti due tende, una chirurgica e una di assistenza pediatrica ed al momento stanno fornendo assistenza a cento persone, ma l’obiettivo è di raggiungere cifre molto più ampie di assistiti.

A prendere leggermente vita sono anche i negozi che stanno, pian piano, riprendendo l’attività con quanto a disposizione. Alcuni lavoratori sono tornati alle fabbriche che sono nuovamente funzionanti. Le disposizioni del primo ministro siriano Imad Khamis, sono state chiare: “Il ripristino delle attività nella città di Aleppo, sono una priorità assoluta”.

La scorsa settimana, il governo siriano ha adottato un piano d’azione che prevede il ripristino dei servizi pubblici e della sicurezza nella parte nord-occidentale della città. Il piano di ricostruzione di Aleppo prevede inizialmente l’apertura di strade, rifornimenti idrici, elettricità e combustibile per i cittadini e della attività di analisi per la riparazione e la ricostruzione.

Bashar al-Assad ha ribadito che Damasco si batterà sino a che ogni centimetro del territorio siriano non sarà libero dalla presenza dei “ribelli”. La liberazione di Aleppo, continua il presidente, per quanto ci possa rallegrare, non è da considerarsi come una vittoria sino a quando tutti i terroristi non saranno eliminati.

Le forze governative hanno assicurato l’evacuazione dei civili e dei gruppi terroristici tramite la mediazione della Russia e della Turchia. I successi diplomatici si sono avuti dopo i colloqui trilaterali tra Russia, Iran e Turchia. Il presidente Assad, aveva già salutato la vittoria ad Aleppo come “la storia in divenire” ed “un grande passo” nel porre fine alla guerra in Siria.

di Sebastiano Lo Monaco

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