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Il messaggio dell’Imam Khamenei per il Pellegrinaggio (2013)

di Redazione

Quella che segue è la traduzione integrale dal persiano del messaggio dell’Imam Khamenei, la Guida della Rivoluzione Islamica, ai credenti recatisi in Pellegrinaggio (Hajj), pubblicato il 14 ottobre 2013.

La lode appartiene a Iddio, il Signore dei mondi, e la pace e le benedizioni siano sul signore dei Profeti e Messaggeri, sulla sua immacolata e pura Famiglia, e sui suoi prescelti Compagni.

L’arrivo del periodo dell’Hajj deve esser visto come il grande festa (Eid) dellaUmmah Islamica. La grande opportunità che questi preziosi giorni offrono ai musulmani in tutto il mondo è simile ad un elisir miracoloso. Se il valore di tali giorni venisse apprezzato e se beneficiassimo di questi giorni nella maniera appropriata, molti dei mali del mondo islamico verrebbero curati.

Il Hajj è la fonte in piena ebollizione delle benedizioni divine. Tutti voi, gioiosi pellegrini, avete l’opportunità di purificare i vostri cuori ed anime con queste pratiche religiose, che sono colme di calore e spiritualità, e ricevere molteplici benedizioni per la vostra vita usufruendo di questa fonte di misericordia, dignità e potere.

In questa arena divina di edificazione di sé stessi, potete esprimere la vostra umiltà davanti a Iddio Misericordioso, adempiere alle responsabilità che ricadono sulle spalle dei musulmani, mostrare entusiasmo e dinamicità negli affari del mondo e nei vostri doveri religiosi, offrire misericordia e perdono quando interagite con i fratelli musulmani, dimostrare il vostro coraggio e determinazione di fronte agli eventi difficoltosi, diventare fiduciosi dell’assistenza divina in tutte le aree ed, infine, edificare la vostra personalità nella maniera in cui un musulmano deve farlo.

Quando ornate voi stessi con queste fonti preziose e traete beneficio da esse, potete allora offrire voi stessi come dono al vostro paese, alla vostra nazione ed alla Ummah Islamica.

Più di ogni altra cosa, l’Ummah Islamica necessita di persone che utilizzino il pensiero e l’azione congiuntamente a fede, sincerità e purezza, e la resistenza di fronte ai nemici malvagi esercitando l’auto-purificazione spirituale e ascetica. Questo è l’unico modo per liberare la grande comunità islamica dai problemi che sono stati creati dal nemico o sorti come risultato della mancanza di determinazione, fede e lungimiranza dei musulmani. I musulmani hanno sofferto a causa di ciò per lungo tempo.

L’epoca attuale è indubbiamente un’era di risveglio, nella quale i musulmani possono trovare la loro vera identità. Questa verità può essere facilmente notata attraverso le sfide che i musulmani stanno affrontando. E’ esattamente in simili condizioni che la nostra determinazione – che è basata sulla fede, l’affidamento a Dio, la lungimiranza e la saggezza – può aiutare le nazioni musulmane a raggiungere la vittoria contro queste minacce e realizzare un destino nobile e dignitoso per i musulmani.

Il campo avverso, che non può tollerare il risveglio e la grandezza dei musulmani, è sceso in campo con tutta la sua forza e sta utilizzando tutti gli strumenti psicologici, militari, di intelligence, economici e propagandistici per sopprimere i musulmani, renderli inattivi e impegnati con cose futili.

Gettare uno sguardo generale alle condizioni dei paesi dell’Asia occidentale come Pakistan, Afghanistan, Siria, Iraq, Palestina, ai paesi attorno al Golfo Persico ed ai paesi del Nord Africa come Libia, Egitto, Tunisia, Sudan e un certo altro numero di paesi, rivelerà molte verità.

L’esistenza di guerre civili, di pregiudizi religiosi e confessionali e di instabilità politiche, il prevalere del crudele terrorismo, l’emergere di gruppi ed orientamenti estremisti – che al pari delle tribù selvagge aprono il petto degli esseri umani e strappano i loro cuori con i denti –, l’emergere di mercenari armati che uccidono donne e bambini, sgozzano gli uomini e violentano le donne, e che commettono simili orrendi e disgustosi crimini nel nome della religione, sono tutti prodotti dei complotti arroganti e satanici dei servizi segreti stranieri e dei loro agenti regionali.

Simili piani vengono portati a termine in paesi nei quali il terreno era fertile, portando ad una situazione disastrosa per queste nazioni e popoli. In simili condizioni è chiaro che non ci si può aspettare che le nazioni musulmane possano rimediare alle loro carenze materiali e spirituali e raggiungere la sicurezza, il benessere, il progresso scientifico e la dignità internazionale, che sono il risultato del risveglio e dell’acquisire la propria vera identità.

Queste condizioni disastrose possono interrompere l’avanzamento del Risveglio Islamico, distruggere la consapevolezza mentale che è stata creata nel mondo dell’Islam, condurre i musulmani – una volta ancora – verso la stagnazione, l’isolamento ed il declino e consegnare all’oblio le questioni importanti e fondamentali come la liberazione della Palestina e delle altre nazioni musulmane dall’aggressione degli Stati Uniti e del sionismo.

Le cure più importanti per questa situazione possono essere sintetizzate in due parole chiave, che sono entrambe tra le evidenti lezioni dell’Hajj:

Primo: unità e fratellanza dei musulmani sotto lo stendardo del Tawhid (Unità e Unicità divina).

Secondo: conoscere il nemico e affrontare i suoi progetti e metodi.

Il rafforzamento dello spirito di fratellanza e cooperazione è una grande lezione dell’Hajj. Durante il Pellegrinaggio è vietato discutere e perfino parlare in maniera accesa con gli altri. Durante l’Hajj, indossare gli stessi abiti, seguire le stesse pratiche, compiere gli stessi movimenti ed agire in modo gentile significa equità e fratellanza per tutti coloro che credono e si affidano al Tawhid.

Questo significa che l’Islam rifiuta fortemente ogni idea e credenza che vede un gruppo di musulmani e credenti nella Ka’bah e nel Tawhid come persone che sono al di fuori del cerchio dell’Islam. Questi elementi takfiri (corrente che considera miscredenti tutti i musulmani che non condividono le loro posizioni, n.d.t.), che sono diventati giocattoli nelle mani della infida politica dei sionisti e dei loro sostenitori occidentali, commettono terribili crimini e spargono il sangue dei musulmani e di gente innocente, e le persone che sostengono di essere religiosi, che indossano l’abito della ruhaniyyat (i sapienti religiosi) e che alimentano il fuoco della fitna (sedizione, divisione) tra sciiti e sunniti e altre scuole, devono sapere che lo spirito dell’Hajj renderà vane le loro pretese.

Coloro che considerano proibite le cerimonie di ‘dissociazione dai politeisti’ (bara’at min al-mushrikin) – cerimonie che affondano le loro radici nella condotta del Grande Profeta (S) – sono i principali artefici dei conflitti sanguinosi tra i musulmani.

Io, al pari di molti altri sapienti musulmani e persone premurose per la UmmahIslamica, ho annunciato che ogni affermazione o azione che alimenta il fuoco della discordia tra i musulmani, ogni insulto alle credenze sacre di ogni gruppo musulmano e ogni atto di ‘takfirismo’ contro le scuole islamiche equivale a servire il campo della miscredenza (kufr) e del politeismo (shirk) e tradire l’Islam, ed è haraam shar’i (vietato dal punto di vista della giurisprudenza islamica, n.d.t.).

Conoscere il nemico ed i suoi metodi è il secondo importante fattore. In primis non dobbiamo dimenticare l’esistenza di un nemico rancoroso. Adempiere al rito della lapidazione del Jamarat (la stele che rappresenta Satana, n.d..t.) durante l’Hajj è un segno simbolico di questa consapevolezza.

Secondo: non dobbiamo sbagliare nell’identificare il nemico principale, che nell’epoca attuale è l’arroganza mondiale e la rete criminale sionista.

Terzo: dobbiamo identificare in maniera appropriata i metodi di questo nemico ostile che crea discordia tra i musulmani, promuove la corruzione morale e politica, minaccia e corrompe eminenti personalità, esercita pressione economica su tutti i paesi e solleva dubbi riguardo le credenze islamiche. Inoltre dobbiamo identificare i loro agenti e coloro che, consapevolmente o inconsapevolmente, sono alle loro dipendenze.

I governi arroganti, guidati dagli Stati Uniti d’America, nascondono il loro vero volto con l’aiuto degli avanzati e globali strumenti propagandistici. Affermando di sostenere i diritti umani e la democrazia essi ingannano l’opinione pubblica di differenti paesi. Parlano dei diritti di tutte le nazioni mentre ogni giorno le nazioni musulmane toccano – con i loro corpi e anime – il fuoco della discordia più che nel passato.

Da decenni la nazione oppressa palestinese viene ferita dai crimini del regime sionista e dei suoi sostenitori. In Afghanistan, Pakistan e Iraq, il terrorismo – che nasce dalle politiche dell’arroganza mondiale e dei suoi agenti nella regione – ha reso amara la vita della gente.

La Siria è stata attaccata dalle potenze arroganti e dai loro agenti regionali a causa del suo supporto ai movimenti anti-sionisti e vive una sanguinosa guerra civile. In Bahrain e Myanmar i musulmani, in modi differenti, sono stati ignorati e i loro nemici sostenuti. Altre nazioni vengono minacciate dagli USA e dai loro alleati con attacchi militari, sanzioni economiche e differenti atti di sabotaggio.

Dare uno sguardo generale a tutti questi paesi può rivelare ad ogni popolo del mondo il vero volto dei capi di questo sistema egemonico.

Le personalità politiche, culturali e religiose in tutto il mondo islamico devono considerare propria responsabilità lo svelamento di queste verità. Si tratta di una responsabilità morale e religiosa di tutti noi. I paesi del Nord Africa, che purtroppo oggi soffrono di profondi conflitti interni, devono prestare attenzione a questa responsabilità più di altri paesi. Essi devono prestare maggiore attenzione alla questione della conoscenza del nemico e dei suoi piani e metodi.

Il prolungarsi di questi conflitti tra i movimenti nazionalisti e la negligenza della minaccia di guerre interne in simili paesi è un grande pericolo. La perdita che potrebbe essere inflitta alla Ummah Islamica a causa di simili eventi non potrà essere compensata così presto.

Ovviamente noi non dubitiamo che la gente che in simili paesi si è sollevata contro l’arroganza globale e che ha incarnato il Risveglio Islamico non permetterà, con il permesso di Dio, che le lancette tornino indietro e che si ripeta l’era dei governanti corrotti, asserviti e dittatoriali. Comunque, la negligenza del ruolo delle potenze arroganti nel creare discordia e nel determinare l’interferenza distruttiva creerà una situazione difficoltosa per questi paesi e rimanderà di molti anni il raggiungimento di un’era di dignità, sicurezza e benessere.

Noi crediamo, dal profondo dei nostri cuori, nella capacità delle nazioni e nel potere, fede, determinazione e lungimiranza che Iddio l’Onnisciente ha donato alle masse e popoli.

Per più di tre decenni lo abbiamo visto nella Repubblica Islamica con i nostri stessi occhi e lo abbiamo sperimentato con tutto il nostro cuore ed anima. La nostra determinazione è un invito per tutte le nazioni musulmane verso l’esperienza dei loro fratelli in questo dignitoso e infaticabile paese.

Chiedo a Iddio Altissimo di risolvere i problemi dei musulmani e sventare i piani dei nemici. Chiedo a Lui di accettare il vostro Pellegrinaggio e donarvi salute fisica e spirituale. Gli chiedo di elargire a voi, pellegrini alla Casa di Dio, traboccanti benedizioni spirituali.

La pace e la misericordia di Dio siano su di voi.

Seyyed Ali Khamenei

5 Dhul Hajj 1434 – 19 Mehr 1392

 Traduzione a cura di Islamshia.org

Fonte:http://www.islamshia.org/component/content/article/14-approfondimenti/553-il-messaggio-dellimam-khamenei-per-il-pellegrinaggio-2013.html

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