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Emirati, tra diritti umani e crimini di Guerra

L’organizzazione internazionale per i diritti umani, Human Rights Watch (Hrw) ha condannato gli Emirati Arabi Uniti per aver violato i diritti umani sopprimendo il dissenso e discriminando i cittadini emiratini, mentre continua a commettere crimini di guerra nello Yemen.

Nel suo World Report 2018, pubblicato la scorsa settimana, l’organizzazione con sede a New York ha accusato gli Emirati Arabi Uniti di “detenere arbitrariamente militanti delle opposizioni”, citando il caso di Ahmed Mansoor. Il premiato attivista per i diritti degli Emirati è in detenzione da marzo 2017, con accuse legate all’uso dei social media e per aver “pubblicato informazioni false che danneggiano l’unità nazionale”.

“Il governo e le numerose società di pubbliche relazioni cercano di dipingere gli Emirati Arabi Uniti come un Paese moderno e orientato verso le riforme”, ha dichiarato Sarah Leah Whitson, divisione per il Medio Oriente e il Nord Africa di Human Rights Watch. “Questa visione rosea rimarrà fiction fin tanto che gli Emirati Arabi Uniti rifiutano di rilasciare attivisti, giornalisti e critici che ha imprigionato ingiustamente, come Ahmed Mansoor”, ha aggiunto l’attivista.

La relazione di Hrw ha evidenziato anche abusi persistenti sul lavoro e lo sfruttamento degli operai edili migranti nel Paese del Golfo Persico. Negli Emirati Arabi Uniti si discriminano i propri cittadini anche in base al sesso, al genere e all’identità, ha riportato Press Tv.

Il gruppo per i diritti umani ha ulteriormente evidenziato la complicità degli Emirati Arabi Uniti nella tortura e nelle sparizioni in tutto lo Yemen. Gli Emirati Arabi Uniti sono un alleato chiave dell’Arabia Saudita nella sua aggressione militare sullo Yemen, che ha causato circa 13.600 vittime dal marzo 2015.

Oltre ad avere un ruolo significativo negli attacchi aerei e nello schierare truppe nello Yemen, Abu Dhabi ha addestrato i militanti filo-sauditi che combattono sul campo contro l’esercito yemenita e le sue forze alleate. Gli Emirati Arabi Uniti sono stati ulteriormente esaminati per la gestione di prigioni segrete nello Yemen, dove centinaia di detenuti subiscono maltrattamenti e torture.

Nel novembre 2017, l’Organizzazione araba per i diritti umani (Aohe), una Ong con sede nel Regno Unito, ha presentato una denuncia contro gli Emirati alla Corte penale internazionale (Icc) sui suoi “attacchi indiscriminati contro i civili” nello Yemen. Hrw ha riferito che Abu Dhabi gestisce almeno due centri di detenzione informale nello Yemen, dove i prigionieri devono affrontare la sparizione forzata e la detenzione continuata nonostante gli ordini di rilascio. Ex detenuti e le loro famiglie hanno riferito di abusi e torture all’interno delle strutture gestite dagli Eau.

L’aggressione saudita allo Yemen è stata lanciata per eliminare il movimento di Resistenza Houthi Ansarullah, che ha gestito gli affari di stato in assenza di un’amministrazione efficace, e poter rimettere le mani sul Paese. L’offensiva, tuttavia, non ha raggiunto nessuno dei suoi obiettivi nonostante l’investimento di miliardi di petrodollari e la creazione della coalizione degli alleati regionali e occidentali dell’Arabia Saudita.

di Giovanni Sorbello

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