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Assad: mio compito è riportare i siriani a casa

Nella sua prima intervista rilasciata ai media americani (Yahoo News) dall’elezione di Trump, il presidente siriano Bashar al-Assad ha affermato che il suo compito ora è quello di ripristinare la stabilità nel suo paese, devastato da una guerra lunga cinque anni, e riportare i siriani a casa.

hqdefaultUna stabilità che, cessata la guerra, passa non solo per la lotta al terrorismo ma anche per l’abolizione dell’embargo imposto da Washington con l’intento di indebolire al-Assad nel 2011 e che ha ridotto l’intero Paese allo stremo.

Le sanzioni, va ricordato, non minano i governi ma colpiscono la gente, privandola di beni di prima necessità come acqua e cibo, medicinali e materie prime (con un grave danno per il lavoro). In più scarseggiano carburante, olio da riscaldamento ed è, quasi sempre, difficilissimo procurarsi gas liquido necessario per gli impianti di energia elettrica. Sono 4,8 milioni i siriani fuggiti dalla Siria dallo scoppio del conflitto, più della metà dell’intera popolazione.

Durante l’intervista al-Assad, alla domanda su cosa pensasse dell’ordine esecutivo del Presidente Donald Trump in merito al blocco degli immigrati provenienti dai paesi a maggioranza musulmana ha mantenuto le distanze da giudizi personali. “Ogni Stato ha il diritto di operare autonomamente in merito alle leggi sull’immigrazione. Si può essere in accordo o in disaccordo ma resta, nel caso specifico, un problema della sovranità americana” ha risposto il Presidente siriano, ribadendo con forza che la sua unica responsabilità, in qualità di Ufficiale dello Stato, è quella di riportare il suo popolo a casa.

Ora la Siria guarda alla ricostruzione e pone freni a chi pensa di potervi “partecipare” dopo essersi sporcato le mani di sangue innocente. “Non si può distruggere e ricostruire allo stesso tempo” ha affermato il leader siriano parlando dell’Ue. “Molti paesi europei hanno sostenuto i terroristi sin dall’inizio, appoggiando diversi gruppi, compresi i cosiddetti moderati”.

Continuando, al-Assad si è detto oltremodo determinato a liberare ogni centimetro quadrato della sua terra dai terroristi e ridare una vita normale alla sua gente e al suo Stato, forte appunto del sostegno del popolo e dell’aiuto di Iran, Hezbollah e Russia.

di M.I 

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