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Croce Rossa: situazione umanitaria a Gaza insostenibile

La presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), Mirjana Spoljaric, ha affermato di aver riscontrato la “mancanza di tutto” nella Striscia di Gaza, durante un recente viaggio nel territorio palestinese bombardato da Israele.

Martedì scorso, il presidente del Cicr ha affermato che i civili a Gaza sono stati costretti a sopportare sofferenze e perdite tremende. “C’è una mancanza di spazio operativo per gli attori umanitari, ma, cosa più importante, c’è una grave mancanza di sicurezza e protezione per le persone a Gaza. Stanno arrivando alcuni aiuti. Stanno arrivando alcuni camion, ma questo non è di gran lunga sufficiente data la sofferenza e il livello dei bisogni delle persone”, ha dochiarato.

Spoljaric ha osservato che: “Le infrastrutture civili e gli ospedali sono tra gli obiettivi principali dei bombardamenti israeliani. Quello che ho visto nell’ospedale che ho visitato è stato un esaurimento totale, perché le persone cercano rifugio in questi ospedali. Ma quello che ho visto è anche la mancanza di farmaci, la mancanza di elettricità, la mancanza di acqua necessaria per il funzionamento degli ospedali. Ma soprattutto, la diminuzione della capacità chirurgica dato l’elevato numero di vittime e feriti”.

Croce Rossa condanna la massiccia distruzione delle infrastrutture civili a Gaza

Nel corso del suo intervento, la presidente del Cicr ha affermato che la sua organizzazione sta concentrando le sue operazioni sugli ospedali, “sul fornire assistenza medica quanto più possibile, anche attraverso squadre mediche e chirurghi che operano 24 ore su 24”. Spoljaric ha espresso anche la sua preoccupazione per la massiccia distruzione delle infrastrutture civili a causa degli incessanti bombardamenti su Gaza.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’ospedale Kamal Adwan nel nord di Gaza è fuori servizio. Le forze israeliane hanno posto l’assedio al complesso ospedaliero. Hanno attaccato ancora una volta l’ospedale al-Ahli a Gaza City.

La maggior parte del personale dell’ospedale è stato rapito dalle truppe israeliane. L’ospedale è ormai completamente fuori servizio. La situazione rimane disastrosa anche in altri ospedali, incluso al-Shifa a Gaza City.

Dal 7 ottobre, l’aggressione israeliana ha causato la morte di almeno 20mila civili, per lo più donne e bambini.

di Redazione

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