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Detenuto palestinese perde la memoria a causa delle torture nelle carceri israeliane

L’Autorità per i Prigionieri e gli Ex-Detenuti Palestinesi ha riferito che il detenuto palestinese Anas Mishaal, 37 anni, del villaggio di Kober vicino a Ramallah, soffre di perdita di memoria da oltre una settimana a causa delle gravi torture subite nelle carceri israeliane.

L’Autorità per gli Affari dei Prigionieri, ha spiegato lunedì in una dichiarazione, che il prigioniero Mishaal è stato sottoposto a brutali percosse dal momento del suo arresto fino al suo arrivo nella prigione di Ofer. La serie di torture è continuata durante la sua detenzione, secondo l’avvocato dell’Autorità che ha potuto fargli visita recentemente.

Per quanto riguarda i dettagli dell’aggressione, il prigioniero ha dichiarato che le forze israeliane lo hanno trasferito alla prigione di Ofer dopo il suo arresto, e lo hanno messo nel cortile della prigione dove lo hanno picchiato brutalmente su tutto il corpo. Poi lo hanno portato al carcere di Etzion, dove è rimasto per due giorni e ha subito ulteriori aggressioni prima di essere riportato nuovamente a Ofer.

L’avvocato ha anche affermato che le cosiddette “Forze Metzada” hanno preso d’assalto la sezione dove si trovava l’8 novembre scorso e hanno aggredito tutti i prigionieri della sezione, in totale 32 prigionieri, e hanno sparato contro di loro proiettili di gomma. Tutti quelli della sezione, compreso il prigioniero Mishaal, sono stati feriti da proiettili di gomma.

Detenuto palestinese massacrato fino a fargli perdere conoscenza

Il prigioniero ha aggiunto che le unità carcerarie hanno poi preso in custodia i prigionieri e hanno legato loro le mani dietro la schiena, poi li hanno messi nel cortile e li hanno sottoposti a brutali percosse. Il prigioniero ha confermato di essere stato duramente picchiato sulla testa e che le guardie gli hanno calpestato la testa con le scarpe, facendogli perdere conoscenza per più di mezz’ora. Queste percosse gli hanno causato la perdita della memoria per più di una settimana.

L’avvocato dell’Autorità ha precisato che il detenuto palestinese ha cominciato a riacquistare la memoria dopo una settimana dall’aggressione, ma lentamente. Ricorda solo poche persone, come i suoi genitori, sua moglie e i suoi figli. Inoltre non ricorda gli eventi né il suo luogo di residenza.

Il prigioniero Mishaal, sposato e con due figli, è stato arrestato il 26 ottobre dello scorso anno. Nei suoi confronti è stata emessa un’ordinanza di detenzione amministrativa di sei mesi, che scade il 24 aprile di quest’anno. È un ex prigioniero che ha trascorso 12 anni e mezzo nelle carceri dell’occupazione israeliana.

di Redazione

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