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Hezbollah: “Continuiamo a combattere in Siria per non portare la guerra in Libano”

di Giovanni Sorbello

Il vice Segretario Generale di Hezbollah, Naim Qassem, ha dichiarato ieri durante una cerimonia nel sobborgo di Ouzai a Beirut, che la presenza del movimento di resistenza in Siria è finalizzato a fermare la concreta possibilità che questa guerra possa coinvolgere il Libano.

“Continueremo il nostro lavoro e resteremo sul campo impegnati a difendere i nostri principi e le nostre posizioni politiche. Siamo una resistenza ovunque ci troviamo: una resistenza contro Israele e i suoi agenti, combattiamo in Siria in difesa della resistenza e del popolo libanese”, ha aggiunto Qassem.

Il funzionario di Hezbollah ha condannato gli attacchi terroristici da parte dei gruppi di al-Qaeda in Libano, ed ha invitato i sostenitori del Partito di Dio a rimanere forti contro tali minacce. “Se mostriamo costanza, perseveranza e unità, saremo vittoriosi alla fine” ha riferito Qassem.

“Questa guerra che stanno conducendo contro di noi richiede sacrifici e stiamo lavorando con tutte le nostre forze per ridurre le sue ripercussioni e i dolori”, ha aggiunto il vice segretario.

Qassem ha ribadito che Hezbollah è stata l’ultima realtà straniera ad intervenire in Siria, accusando i rivali della coalizione filo-saudita del “14 marzo” di sostenere e coprire questi gruppi terroristi che stanno insanguinando il Paese.

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