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Iva, Italia primo Paese per evasione

L’Italia si conferma ancora una volta regina per quanto riguarda l’evasione fiscale. Secondo un rapporto elaborato dalla Commissione europea, nel 2020 i Paesi dell’Unione europea avrebbero perso in totale 93 miliardi di Iva mai pagata, di cui 26 sono solo in capo all’Italia, che da anni è il Paese in cui l’imposta è evasa di più.

L’Italia da sola evade quanto un terzo di tutti gli Stati europei messi insieme, altro che contante a cinquemila euro! L’Italia è il Paese in cui l’imposta è più evasa, visto che ne perde oltre 26 miliardi di euro. È seguita dalla Francia, con un valore che rappresenta però la metà di quanto evaso in Italia, e dalla Germania. Il numero assoluto però è viziato dalla grandezza dell’economia: più un’economia è grande, più sono alti i consumi e più l’imposta evasa ha valori considerevoli. 

Il dato davvero utile è quindi il tax gap in termini percentuali, ossia l’imposta evasa sul totale del dovuto, che rappresenta quindi la reale propensione all’evasione. Nel 2020 è stata la Romania col 35,7 per cento ad avere una propensione più alta, seguita da Malta (24,1 per cento) e dall’Italia (20,8 per cento).

In totale, in Italia si evade un quinto dell’Iva dovuta al fisco. Eppure il presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha definito le partite Iva “la spina dorsale della nazione”. In questi casi una spina dorsale per niente sana e malmessa. 

Paesi dove si evade meno l’Iva

Si evade meno dell’Italia in Grecia, in Belgio, in Irlanda, Olanda, Portogallo. Caso emblematico è quello della nazione Ellenica che solo l’agosto scorso ha terminato il periodo di “amministrazione controllata” a causa della crisi economica del 2010 che stava per mandare Atene in Default. 

Eppure venirne a capo sarebbe più facile di quanto si pensi, basterebbe abbassare la soglia dei pagamenti “cash” e obbligare tutti gli esercenti a munirsi di pos e di accettare anche pagamenti minimi come quello di un caffè ed imporre i pagamenti tracciati ad avvocati, notai, medici e compagnia bella.

Il caso della Svezia è da manuale. Da tempo molti bancomat non erogano più banconote e anche i panifici si sono muniti di pos, molte persone anziane che in Italia vengono usate come capi espiatori, dopo un periodo di titubanza iniziale, hanno iniziato ad usare il bancomat. Dai dati è emerso che sono diminuite le rapine nei negozi, gli errori nel tornare il resto, tutti fattori che sembrano secondari ma che sono la cartina tornasole di un sistema vetusto. 

di Sebastiano Lo Monaco

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