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Cisgiordania, morto sotto le macerie della sua casa dopo sette ore di combattimento

di Redazione

L’ennesima notte di scontri si è conclusa nella città della Cisgiordania di Hebron.

Soldati israeliani hanno ucciso la scorsa notte un palestinese di Hamas dopo aver attaccato il villaggio di Surif a nord di Hebron, in Cisgiordania. Mohamed Fakih, 29 anni, è morto da eroe barricato in casa dopo sette ore di combattimento con i militari israeliani.

Le forze militari israeliane hanno anche arrestato altri tre palestinesi, tra cui il fratello di Fakih. L’esercito israeliano, intanto, ha affermato che l’attacco era mirato a colpire i presunti responsabili dell’uccisione avvenuta l’1 luglio del rabbino Miki Mark.

Prima di lanciare il raid, l’esercito ha ordinato l’interruzione di corrente elettrica nel villaggio. Nell’attacco, in cui sono stati coinvolti almeno 40 veicoli militari, l’esercito israeliano ha sparato almeno un missile anti-carro contro la casa di Fakih.

La distruzione della casa è stata seguita da violenti scontri con i palestinesi, durante i quali sono rimasti feriti sei cittadini del villaggio. Alle ambulanze palestinesi, intervenute per soccorrere i feriti, i militari israeliani hanno negato l’accesso al sito.

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