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Italia. La banca centrale blocca carte di credito vaticane

di Redazione
La banca centrale d’Italia ha bloccato l’uso di tutte le carte di credito e di debito del Vaticano, dichiarando che la Santa Sede non è riuscita a dare piena attuazione alla lotta contro il riciclaggio del denaro.

Un comunicato del Vaticano ha dichiarato che il suo accordo con la banca con cui ha sostenuto in precedenza i pagamenti è scaduto, specificando che sono in corso colloqui con altri fornitori di tali servizi. Il Vaticano è stato costretto a soddisfare le garanzie dell’Unione europea sulle finanze entro l’inizio dell’anno 2013.
Il Consiglio d’Europa ha affermato lo scorso anno che la banca del Vaticano, l’Istituto per le Opere di Religione (IOR), aveva fatto progressi nella riforma dell’anti-riciclaggio del denaro, ma tanto altro deve essere fatto per quanto riguarda la trasparenza finanziaria e la vigilanza.

Non essendo riuscito a farlo, la Deutsche Bank Italia, che gestisce tutti i pagamenti con carta bancaria sul territorio del Vaticano, è stata condannata a disattivare i suoi terminali il primo gennaio 2013. Secondo la relazione annuale finanziaria dello Stato della Città del Vaticano, cinque milioni di turisti hanno visitato il museo del Vaticano l’anno scorso spendendo più di 90 milioni di euro su biglietti e souvenir.

La più grande e famosa “lavatrice” capitolina resta sempre in piena funzione, chissà quando e se scopriremo tutti i traffici e le malefatte che attraversando il tevere, hanno segnato drammaticamente la storia del nostro paese e non solo.

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