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Comandante libanese di Al Nusra ferito in Siria

di Giovanni Sorbello

Sono sempre più stretti e inquietanti i legami tra il conflitto siriano e le cellule salafite libanesi, sostenute e finanziate da Qatar, Arabia Saudita e dalla famiglia Hariri.

Nel corso di violenti scontri tra esercito siriano e miliziani “ribelli” è rimasto gravemente ferito Hussein Ali Dergham, il comandante di un gruppo armato libanese legato al “Fronte Al Nusra”, operativo in Siria.

Dergham è stato curato in un ospedale da campo in Siria, per poi essere trasferito in Libano attraverso la zona di confine di Arsal, a bordo di un veicolo della Croce Rossa e ricoverato presso una clinica privata di Baalbek.

La televisione libanese Al-Manar ha riferito che Dergham si era infiltrato nel territorio siriano attraverso le montagne di Arsal, nella Bekaa. Nato a Baalbek nel 1984, gestiva un bakeshop nel souk di Baalbek, ma da un anno era scomparso.

Il quotidiano libanese al-Akhbar ha riferito che le basi della milizia di Dergham sono nel nord del Libano e nella Bekaa, sottolineando che il gruppo sta lavorando per strutturare il “Ramo libanese” del Fronte Al Nusra.

Il quotidiano ha aggiunto che il nascondiglio principale di questo gruppo è nelle montagne di Arsal. La milizia di Dergham è stata protagonista mesi fa dell’agguato mortale contro una pattuglia dell’esercito libanese ad Arsal.

 

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