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Palestina, ancora sangue in Cisgiordania

Un giovane palestinese è stato assassinato dall’esercito israeliano dopo gli scontri scoppiati con giovani palestinesi nella città della Cisgiordania di Ramallah.

La scorsa notte, le forze militari israeliane hanno preso d’assalto il campo profughi  di Qaddura, nel centro di Ramallah, ed hanno sparato gas lacrimogeni, bombe sonore e proiettili di gomma contro i giovani del campo, riferisce la televisione satellitare al-Aqsa.

Il canale televisivo, citando fonti palestinesi, ha riferito che la vittima è stata uccisa dalle forze israeliane nella sua casa di Ramallah. I media israeliani, tuttavia, hanno dichiarato che i soldati hanno ucciso l’uomo palestinese dopo che lui ha aperto il fuoco su di loro. Secondo al-Aqsa, altri due giovani palestinesi sono stati feriti da proiettili veri sparati dai soldati israeliani, mentre molti altri ragazzi sono rimasti intossicati dai gas lacrimogeni.

Le tensioni hanno scosso i territori palestinesi occupati dall’agosto 2015, quando Israele ha imposto restrizioni all’ingresso dei fedeli palestinesi nella Moschea di al-Aqsa. Dall’ottobre 2015, circa 285 palestinesi hanno perso la vita per mano delle forze militari israeliane.

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