Medio Oriente

Nasrallah: “Ambasciata Usa dietro il caos in Libano”

Il segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, ha nominato gli Stati Uniti come il principale agente dietro la recente anarchia in Libano.

Parlando ieri sera nel corso della cerimonia di lutto dell’Ashura di Hezbollah nel quartiere meridionale di Dahiyeh a Beirut, Nasrallah ha sottolineato che l’amministrazione statunitense sta pianificando di condurre il Libano e l’Iraq nella totale anarchia, facendo luce sui vandali che sabotano proprietà pubbliche su ordine dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Beirut.

Il leader libanese ha colto l’occasione per offrire le sue condoglianze al comando dell’esercito libanese e alle famiglie dei martiri dell’esplosione di Akkar, sperando che Allah conceda ai feriti una pronta guarigione e sottolineando la disponibilità del Partito della Resistenza a inviare aiuti alle persone colpite dalla tragedia. Nasrallah ha condannato gli atti di politicizzazione dell’incidente e lo scambio di accuse tra i partiti politici.

Il segretario generale ha anche chiesto una rapida formazione del governo, lontano dagli interessi e dalle richieste di parte, sottolineando l’importanza del nuovo gabinetto nell’affrontare la crisi economica del Paese.

Il capo di Hezbollah ha anche indicato che le autorità libanesi non sono riuscite ad affrontare la crisi dell’olio combustibile in Libano e hanno abbandonato le persone che soffrono nelle stazioni di servizio, sottolineando il ruolo delle avide compagnie petrolifere e di coloro che sono stati coinvolti nel potenziamento del commercio nero.

Sottolineando che l’accumulo di benzina nelle aree residenziali è un atto criminale, Nasrallah ha sottolineato che il sequestro di camion petroliferi, come commesso da alcuni cittadini, è religiosamente proibito.

Hezbollah e gli aiuti iraniani

Il leader ha confermato che Hezbollah porterà sicuramente l’olio combustibile iraniano, aggiungendo che la leadership iraniana ha informato la sua eminenza della sua disponibilità a fornire qualsiasi tipo di aiuto. Ha anche invitato i partiti politici filo-Usa in Libano a esaminare il ritiro americano dall’Afghanistan, sottolineando che mostra come gli americani tradiscono i loro alleati e, di conseguenza, non potranno mai proteggere il Libano dal nemico israeliano.

Il leader di Hezbollah ha sottolineato che la formula Esercito-Popolo-Resistenza può proteggere il Libano di fronte ai nemici israeliani e Takfiri, ricordando, nell’ottavo anniversario dell’esplosione di Ruwais (Dahiyeh), come la Resistenza ha colpito i terroristi nelle loro roccaforti in Libano e in Siria.

Infine, Nasrallah ha affermato che il Libano deve essere economicamente indipendente, sottolineando il ruolo dei settori produttivi (agricoli e industriali) nel sostenere la situazione economica del Libano, invece di fare affidamento sulle donazioni e rimanere controllati dai donatori.

di Yahya Sorbello

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